Il concerto a Ladispoli non s’ha da fare. Il sindaco Alessandro Grando sventola bandiera bianca e annulla l’esibizione di Emis Killa prevista per Capodanno a piazza Falcone. La prima critica è (sempre) di natura economica: 200mila euro per farlo salire sul palco con Gué Pequeno. 200mila euro pubblici, una somma in linea (e anzi sotto la media) con altre piazze, come nota lo stesso Grando in una lettera scritta per rispondere alle critiche dell’area Pd del Consiglio comunale. Ma l’aggravante sono i testi sessisti, anzi, un testo in particolare, del 2016. Si tratta di 3 messaggi in segreteria, la storia di uno stalker che preferirebbe uccidere l’ex invece di vederla con altri. Ma se davvero il testo è il problema, perché prima non leggerlo e provare a capirlo? La storia è scritta dal punto di vista “malato” (lo definiva così, sette anni fa, lo stesso Emis Killa) dell’uomo che non accetta la fine della storia. I primi versi sembrano quasi parlare di ghosting: “Baby ciao sono ancora io, anche oggi è la solita storia / Ultimamente t'ho chiamata così tanto che ho imparato il tuo numero a memoria / Sì lo so che ti dà noia io faccia così, scusami ma no non me ne capacito / Negare ogni legame sparire così”, anche se verosimilmente la donna aveva semplicemente deciso di staccare, dopo tanta insistenza. Ma la verosimiglianza può contare fino a un certo punto. È, infatti, il punto di vista di un malato, non la realtà dei fatti. Di chi è il punto di vista? Di un malato. Capì? E poi: “Lo so sono egoista, un bastardo, ma preferisco saperti morta che con un altro. […] Voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi / Io ci ho provato e tu mi hai detto no / E ora con quella cornetta ti ci strozzerò”. Ai tempi Emis Killa aveva già provato a spiegare la natura del testo con un post social: “È il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio. Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene, e infatti si sta alzando un polverone, che è quello che mi aspettavo, per poter porre l'attenzione su uno degli aspetti più brutti di questa società. Come artista è mio privilegio e mio compito raccontare storie e far pensare chi mi ascolta”. Ma la polemica torna in questi giorni e nonostante l’intrusione resasi necessaria dell’autore (che non dovrebbe mai dire cosa un’opera voglia dire davvero; Umberto Eco avrebbe sculacciato tutti), il rapper è tornato a giustificarsi: “Io interpreto, invento, racconto fatti che purtroppo, per quanto spiacevoli, accadono. Nel pezzo non è Emiliano che parla e non penso neanche di dover dare troppe giustificazioni a chi non vuole capire”.
Anche il critico Michele Monina ha spiegato il significato di molti testi trap proprio su MOW, quinid basta aggiungere un altro elemento. Every Breath You Take dei Police parla, in sostanza, di uno stalker. Un uomo che controlla tutto quello che fa la sua ex, ogni respiro che fa, ogni movimento che compie. I consiglieri avrebbero chiesto di annullare un concerto di Sting? Ovviamente no. È chiaro che nel caso di Sting, come di molti altri artisti rock, questi temi siano occasionali e non siano uno standard. Ed è altrettanto chiaro che Emis Killa, anche solamente solidarizzando con il trapper Shiva, arrestato per tentato omicidio, ha dimostrato di avere una poetica a tinte forti, fatta di volgarità e toni aspri, spesso fini a se stessi e senza significati nascosti. Altro che denuncia. Ma non stavolta. Ancora una volta si cerca di abbattere il “mostro” per convenienze politiche e di immagine, finendo per attaccare un testo inattaccabile, presi dalla smania di condannare senza interpretare. Tu chiamalo, se vuoi, analfabetismo di ritorno.
Ecco il testo completo, provate a leggerlo da soli:
[Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile. Lasciate un messaggio dopo il segnale acustico, grazie]
Baby, ciao, sono ancora io
Anche oggi è la solita storia
Ultimamente t'ho chiamata così tanto
Che ho imparato il numero a memoria
Sì, lo so che ti dà noia io faccia così
Scusami ma no, non me ne capacito
Negare ogni legame e sparire così
Come se nulla fosse, tu non ne sei capace, no
So che sei in casa, però non rispondi
Finestre chiuse, tu lì che mi ascolti
Io con le idee confuse, tu che confondi
Tutte le mie scuse per stalking
Pieno di accuse, accusando ogni colpo
A denti stretti sto masticando il mio orgoglio
Fantasticando nel sonno una voce fa: "Pronto?"
E mi sveglio dal sogno, e si ferma il mondo
Non è che per caso hai trovato chiamate da un numero anonimo?
Anche stavolta ero io, con un buco allo stomaco
Qui è sempre il solito dramma, è solamente un altro déjà-vu
Tu ti allontani un po' di più
You might also like
Hey Tipa
Sfera Ebbasta
Gol
Sfera Ebbasta
La Notte di San Lorenzo
Luchè
E il tuo telefono fa "tu-tu"
Chiamo e butti giù, giù
La segreteria dice: "In questo momento sono via
Ma se sei tu, tu non chiamare più, più"
Ma son sempre io
Che anche oggi lascio il cuore nella tua segreteria
Ennesimo messaggio dopo il "bip"
Ho provato a contattarti mercoledì
Perché ho un amico che ti ha visto in centro
Che parlavi con uno e io non ci sto dentro
E no che non è mica detto che sia come penso
Ma da una settimana hai il cellulare spento
Lo so, sono egoista, un bastardo
Ma preferisco saperti morta che con un altro
Non vuoi sapere che cosa faccio e con chi passo tutte le sere
Non vuoi sentire la mia voce, non mi vuoi vedere
Ma a volte parlo dalla radio e compaio in tele
E la città parla di me, tu nascosta dietro a una bugia, siamo follia
Ma il peggio dei due ancora non so chi sia
Io che intaso di messaggi la tua segreteria
O tu che fai la scema in giro, ma in segreto sei mia
Non è che per caso hai trovato chiamate da un numero anonimo?
Anche stavolta ero io, con un buco allo stomaco
Qui è sempre il solito dramma, è solamente un altro déjà-vu
Tu ti allontani un po' di più