Sono ore difficili per Christian Estrosi, primo cittadino della bella Nizza sconvolta dal lockdown prima e dal terribile attentato poi. Il triplice (e brutale) omicidio avvenuto nei pressi della basilica di Notre-Dame si è aggiunto alla strage del 2016, quando un camion si gettò sulla folla durante la commemorazione della Presa della Bastiglia. Ma oggi non vogliamo parlare di questo. Christian Estrosi, sessantacinquenne di origini umbre, è stato anche pilota nel motomondiale ai tempi della 500 quando in griglia c'erano personaggi del calibro di Marco Lucchinelli e Barry Sheene, diventando anche grande amico di quest'ultimo.
Lo Schwarzenegger della MotoGP
La storia di Christian Estrosi per certi versi ricorda quella di un altro grande mito della politica, ovvero l'ex governatore della California Arnold Schwarzenegger. Figlio di immigrati italiani in Francia, Estrosi ha infatti intrapreso una carriera stellare che lo ha portato dalle corse in moto alla guida di una delle mete turistiche più ambite della Costa Azzurra.
Christian Estrosi iniziò a correre nel motomondiale nel 1975 con le cilindrate minori, 125 e 250, ma i tempi fatti registrare in qualifica non gli permisero di schierarsi in griglia per correre la gara. L'anno successivo passò alla 500 con Suzuki, con cui ottenne un ottavo posto nel GP di Finlandia. Estrosi poi corse fino al 1982, collezionando buoni risultati ma mai abbastanza da salire sul podio. Lasciato il mondo delle corse però, probabilmente anche grazie ad un carisma fuori dal comune, l’ormai ex pilota francese scelse di darsi alla politica.
Il lavoro di pilota non si può fare per sempre, ma una volta arrivati ad alti livelli è facile rimanere nell’ambiente, magari come Team Manager o addirittura con una squadra propria come hanno fatto Fausto Gresini e Lucio Cecchinello.
Per Christian Estrosi invece il salto è stato enorme, il che ci ricorda di come per correre in moto - ancora di più negli anni Settanta - ci voglia una determinazione fuori dal comune. Nel 1983, un anno dopo il ritiro, Estrosi diventò membro del consiglio comunale di Nizza, posizione che ricoprì fino al 1990. Poi passò a cariche regionali, nel ruolo di membro del parlamento di Provenza - Alpi Marittime e Costa Azzurra dal 1992 al 2002. Successivamente arrivarono gli incarichi a Parigi, dove fu anche vice ministro, ed il posto da primo cittadino della “sua” Nizza con i Repubblicani di Sarkozy.
Così oggi, in uno dei momenti più difficili per la sua città, ci piacerebbe ricordargli di quando correva con le moto da Gran Premio: concentrazione, coraggio e, anche se sappiamo che è impossibile, leggerezza.
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