image/svg+xml
  • Attualità
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Social
  • Formula 1
  • MotoGp
  • Sport
  • Culture
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Cover Story
  • Attualità
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • social
  • Formula 1
  • motogp
  • Sport
  • Culture
    • Culture
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Pisto is Free
Pisto is Free

Io voglio essere Charlie ogni giorno di più

Moreno Pisto

2 settembre 2020

Oggi comincia il processo agli attentatori di Charlie Hebdo. Che è un processo a noi in realtà: su quanto ci omologhiamo, su quanto rischiamo, su chi è cosa puntiamo a essere

di Moreno Pisto Moreno Pisto

20200902 141451076 2781

Ero nel ristorante del cinema Smeraldo, a Milano. Aspettavo di vedere un film. Una cameriera si avvicina e mi fa, con cadenza francese: “Scùsa, posso farti una domandà? Perché hai tatuato sul polso Fuck Charlì”?. Pochi mesi prima era avvenuto il massacro di Charlie Hebdo, a Parigi. Oggi, per quel massacro, comincia il processo. Quella ragazza era confusa. Mentre tutti dicevano Io sono Charlie, lei sulla mia pelle stava leggendo Fuck Charlie. Non c’entra niente, le spiegai. È un’altra storia. Ma forse non è vero. Non era vero.

Cinque anni fa terroristi islamici entrano nella redazione di questo giornale satirico e ammazzano 17 persone. Le ammazzano perché Charlie Hebdo fa ciò che è nella propria natura. Io sarò sempre dalla parte da chi dissacra. Ché dissacrare non significa non riconoscere ciò che per altri è sacro ma riconoscere che può essere messo in dubbio. Sarò sempre dalla parte degli anarchici. Ché l’anarchia non è l’assenza di regole né di ordine. Sarò sempre dalla parte dei folk, dei punk, dei disadatti e di chi non può far altro che essere o diventare ciò che è o vuole diventare. Sarò sempre dalla parte - per storia personale e inclinazione - dalla parte delle minoranze. 

Nei giorni del massacro di Charlie Hebdo partirono gli hashtag #iosonoCharlie. Troppo facile però indignarsi così e solidarizzare con un hashtag. Oggi facciamo tutti i liberi ma: instagram e i social decidono cosa possiamo pubblicare e sponsorizzare; ancora oggi a parlare di sesso trovi chi ti banna o ti attacca o si scandalizza; conosco quarantenni che davanti ai genitori hanno ancora paura a fumare o gay che ancora oggi fanno fatica a dichiararsi perché le persone disposte ad accettarci, in realtà, sono molte meno di quelle che crediamo. E solo io vedo così poche voci fuori dal coro? Solo io vedo molta moltissima omologazione? Troppa autocelebrazione, troppe cazzate, poca sostanza. Tutti che cercano di essere belli attraenti di successo. E soprattutto pochi rischiano. Nessuno rischia cazzo. La soluzione? Non ce l’ho. Ma ho un po’ di mantra da un po’ di tempo a sta parte: commentare meno, pensare e approfondire di più e ascoltare guardare leggere coloro con cui NON sono d’accordo. E rischiare, appunto, mettersi in gioco continuamente. Avere paura. Ché ciò che non mi fa paura mi interessa meno. 

Io sono Charlie è troppo facile da dire. Pochissimi sono Charlie nella vita quotidiana, per cose minime tiriamo in dentro il pelo e abbassiamo la cresta. Oggi Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta con scritto: Tutto questo per questo. È un po’ come dire: avete fatto tutto questo per niente. Nel senso: ci avete sicuramente cambiato, ma migliorandoci, non tappandoci la bocca. La libertà, quella vera, ha un prezzo molto alto. Ma è irrinunciabile. Rendiamole onore nei piccoli atteggiamenti. Intime rivoluzioni personali. Partiamo da qui. Io non sono Charlie.

La frase giusta forse è: io voglio essere Charlie ogni giorno di più. 

Vedi anche

Quello che ci insegnano le amiche di Giulia

Vedi anche

20 anni fa il Grande Fratello 1: quando cominciò il disagio della civiltà moderna

Top Stories

  • Selvaggia Lucarelli contro la MotoGP, il Team Gresini di Nadia ed Elisabetta Franchi

    di Cosimo Curatola

    Selvaggia Lucarelli contro la MotoGP, il Team Gresini di Nadia ed Elisabetta Franchi
  • Caro Mario, che problema avete con le interviste (degli altri)?

    di Alberto Capra

    Caro Mario, che problema avete con le interviste (degli altri)?
  • Giocattoli, meraviglia e condivisione: il mondiale è di Aprilia! …In un selfie a Misano, in un “mi ci fai giocare” e in occhi pieni

    di Emanuele Pieroni

    Giocattoli, meraviglia e condivisione: il mondiale è di Aprilia! …In un selfie a Misano, in un “mi ci fai giocare” e in occhi pieni
  • Ecco il nuovo Marc Marquez: sconfitto e (non) arreso, debole e umano… come il più forte

    di Emanuele Pieroni

    Ecco il nuovo Marc Marquez: sconfitto e (non) arreso, debole e umano… come il più forte
  • Dell’intervista a Elisabetta Franchi fa schifo tutto

    di Moreno Pisto

    Dell’intervista a Elisabetta Franchi fa schifo tutto
  • Il primo maggio è ancora il giorno di Ayrton Senna

    di Giulia Toninelli

    Il primo maggio è ancora il giorno di Ayrton Senna
  • di Moreno Pisto Moreno Pisto

  • Se sei arrivato fin qui
    seguici su

    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Newsletter
    • Instagram
    • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

    Latest

    • Torna la polemica su Valentino Rossi (e la stampa) dopo il duro weekend di Magny-Cours

      di Cosimo Curatola

      Torna la polemica su Valentino Rossi (e la stampa) dopo il duro weekend di Magny-Cours
    • Sotto il peso degli altri: il destino di Charles Leclerc, eroe e rovina di Maranello

      di Redazione MOW

      Sotto il peso degli altri: il destino di Charles Leclerc, eroe e rovina di Maranello
    • Elodie copia Beyoncé? Alessi: “È più bella, perché imitarla?” E sul futuro da showgirl: “Ha talento, ma…”

      di Maria Francesca Troisi

      Elodie copia Beyoncé? Alessi: “È più bella, perché imitarla?” E sul futuro da showgirl: “Ha talento, ma…”

    Next

    O scuola o morte

    di Luca Beatrice

    O scuola o morte
    Next Next

    O scuola o morte

    • Attualità
    • Lifestyle
    • Formula 1
    • MotoGP
    • Sport
    • Culture
    • Tech
    • Fashion

    ©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

    • Privacy