image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

La maledizione di Dioniso

  • di Maddalena Bulgarelli Maddalena Bulgarelli

21 novembre 2020

La maledizione di Dioniso
“Pensieri funamboli per menti ribelli” è una pagina Facebook che ha l’ambizione di portare la scrittura di qualità a toccare l’anima della gente. Ogni ultima domenica del mese su Mow

di Maddalena Bulgarelli Maddalena Bulgarelli

I racconti di Maddalena Bulgarelli li trovate anche su “Pensieri funamboli per menti ribelli”. Buona lettura. 

Era mezzanotte.La luna piena.

Le dieci menadi uscirono silenziose dal villaggio, coperte solo da una lunga tunica color vinaccia.

Avrebbero raggiunto la radura tra gli alberi, e avrebbero fatto quello che ogni notte di luna piena facevano.

Si muovevano silenziose sul terreno erboso, quasi non si sentiva il rumore dei loro passi. Lo sguardo fisso verso il basso, senza guardare dove andavano, come se fossero guidate da altri occhi, al di fuori di loro. Le labbra serrate, non una parola. I movimenti fluidi e rapidi.

Quando raggiunsero le dieci querce, cresciute alte a formare un cerchio, le donne presero l'edera contenuta nelle loro sacche e, iniziando a intonare un canto prima sussurrato, poi sempre più echeggiante, cominciarono a intrecciare i rami della pianta. Nel mentre, le baccanti ballavano, muovendo il corpo al ritmo del loro canto e in maniera sempre più incontrollata. Presto il canto e la danza divennero gesti e urla sfrenate, le menadi si tolsero le tuniche, rimanendo nude nella brezza serale, e si cinsero la testa con le corone d'edera che avevano intrecciato. Ballavano e urlavano parole incomprensibili e, facendo ciò, accesero un fuoco. Una di loro prese dalla sacca una grossa fiasca e cominciò a versare vino nelle mani a coppa che le compagne le porgevano. Sulle mani, sul volto, le menadi si strappavano di mano il fiasco e bevevano, guidate da un'ingordigia animalesca. Ma non sapevano di essere osservate.

Da dietro una delle querce, un giovane viandante si era fermato, attirato dalle urla e dalla luce del fuoco, ed ora le stava osservando con sguardo sconcertato ed estasiato.

Le dieci menadi erano tutte giovani ragazze di bell'aspetto e adesso, il viandante, guardava quei corpi nudi, muoversi senza controllo alcuno, alla luce calda del fuoco. Continuava a fissarle senza riuscire a distogliere lo sguardo e, d'un tratto, la sacca da viaggio che portava appesa ad una spalla, gli cadde producendo un tonfo secco.

Le donne interruppero bruscamente il loro canto e la loro danza.

Videro il giovane dietro la quercia e, come animali selvatici ed urlando come impazzite, gli corsero incontro. Lo presero, chi per le braccia, chi per i piedi mentre il ragazzo tentava inutilmente di liberarsi. Le donne erano forti, più forti di donne normali, quasi come se dentro di loro, risiedesse un'entità che muoveva i loro corpi. Immobilizzato il ragazzo che adesso aveva gli occhi sbarrati e colmi di paura, una delle donne, urlando selvaggiamente, prese un pugnale e colpì al petto il giovane, cinque volte e poi ancora cinque. Il sangue sgorgava copioso dal corpo, ormai senza vita del ragazzo e le dieci menadi, lo bevvero come se fosse acqua, spargendoselo sul volto e sui corpi nudi e attingendo dal petto del giovane come se stessero dissetandosi ad una fonte.

L'ora era ormai tarda, presto il sole sarebbe sorto.

Le donne spensero il fuoco, ora il loro canto, seppur non fosse mai cessato, era quasi un sussurro. Si rivestirono, lasciarono il corpo del giovane ucciso, disteso per terra e fecero ritorno al villaggio.

Ognuna rientrò silenziosa nella propria casa. Quella mattina ormai prossima, avrebbe, insieme alla luna, cancellato dalla mente delle giovani, il ricordo di ciò che era stato. Questa era la loro maledizione. Questo era il volere del Dio Dioniso. Ogni notte di luna piena, le dieci più belle vergini del villaggio, sarebbero state sue. Avrebbero bevuto e danzato in suo onore.

 

Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram

More

Maura Gancitano alle donne: "Liberatevi delle brave bambine"

di Ultimo Filosofo Ultimo Filosofo

Filosofia

Maura Gancitano alle donne: "Liberatevi delle brave bambine"

Perché Virginia Wolf è ancora la più grande di tutti (non solo scrittrici)

di Spazio Letteratura Spazio Letteratura

Letteratura

Perché Virginia Wolf è ancora la più grande di tutti (non solo scrittrici)

XY, Sandro Veronesi: “C’è bisogno di aiuto psicologico o i pazzi ci distruggeranno”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Libri

XY, Sandro Veronesi: “C’è bisogno di aiuto psicologico o i pazzi ci distruggeranno”

Tag

  • dioniso
  • Luna
  • Racconto
  • scrittura

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Maddalena Bulgarelli Maddalena Bulgarelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Alla ricerca di Franco Califano per ritrovare se stessi

di Gianmarco Aimi

Alla ricerca di Franco Califano per ritrovare se stessi
Next Next

Alla ricerca di Franco Califano per ritrovare se stessi

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy