image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Morto Troisi, evviva Troisi, 30 anni dopo la voce del Pulcinella senza maschera risuona ancora: “Quando c'è l'amore c'è tutto...no ti sbagli chella è a salute!”

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

4 giugno 2024

Morto Troisi, evviva Troisi, 30 anni dopo la voce del Pulcinella senza maschera risuona ancora
Era il 4 giugno 1994 quando Massimo Troisi, l'attore e regista napoletano moriva nella casa di sua sorella Annamaria, poche ore dopo la fine delle riprese del Postino (candidato agli Oscar). Il giorno dopo la sua prematura scomparsa Montanelli titolò su La Voce “Scusate l'addio”, interpretando il dolore di un Paese che si aggrappava al suo non ci resta che piangere. Trent’anni dopo, il suo ricordo è ancora così vivo. Il comico dei sentimenti, la marionetta che sapeva farci ridere (e chi ci riesce più) parlando delle nostre paure e debolezze, e che tutti rimpiangono (anche quelli che non l'avevano capito): “Quando c'è l'amore c'è tutto...no ti sbagli chella è a salute!”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Morto un Troisi non se ne fa un altro. Era il 4 giugno 1994, quando a soli 41 anni, con un cuore troppo debole per sostenere il peso del suo straordinario talento, l'attore e regista di San Giorgio a Cremano moriva a Ostia, nella casa di sua sorella Annamaria, poche ore dopo la fine delle riprese de Il Postino (destinato a diventare un cult e a ricevere candidature agli Oscar). Il Paese si aggrappò al suo non ci resta che piangere e pianse, come feci anche mio padre, mia nonna, mio zio. Le lacrime copiose, miste a incredulità e dolore profondo, sembrava fosse morto un parente stretto, non solo perché ne condividiamo con orgoglio il cognome. In quel contesto, in quel lutto sentito da tutti, le parole e i titoli dei giornali riflettevano il dispiacere condiviso, ma anche la difficoltà nel trovare conforto. Indro Montanelli su La Voce scrisse “Scusate l'addio”, con una foto in bianco e nero a fianco a Pulcinella. Il Mattino s'espresse con un semplice ma eloquente “ci mancherai”. E l'Unità l'omaggiò con “Morto Troisi, Viva Troisi”, riprendendo il gioco di parole del film realizzato dallo stesso Massimo nel 1982. Trent'anni dopo, viva Troisi, ancora.

Massimo Troisi
Massimo Troisi

“Quando c'è l'amore c'è tutto...no ti sbagli chella è a salute!”, puntualizzava Massimo-Gaetano in Ricomincio da tre. Ora sappiamo da dove veniva fuori quella vena malinconica che gli si disegnava sul volto quando pronunciava battute così. Una cicatrice emotiva, lunga e profonda all'altezza del cuore, simile a una spada di Damocle costantemente sospesa sul capo, un controsenso che contrastava con quel corpo quasi da atleta. Perché era anche un bel ragazzo, Massimo. Uno che piaceva alle donne. Peter Pan disincantato sullo schermo e nella vita, di compagne ne ha avute tante, ma senza mai cadere nell'atipico cliché del playboy incallito. Pulcinella senza maschera, l'hanno definito, ma ciò che lo perseguitava era solo un'insaziabile fame d'amore. E quasi tutta la sua filmografia può essere riletta al ritmo di quel cuore “matto”. Già il cuore, non un muscolo qualsiasi, no proprio quello dei sentimenti, di cui Massimo è stato il più sublime interprete.

Ci manca Massimo. Ci manca la sua dolcezza e ironia, la capacità squisitamente napoletana di saper ridere delle proprie debolezze. Ci manca la sua umiltà, che gli ha permesso di migliorare giorno dopo giorno, e soprattutto quello sguardo malinconico sulla realtà, quella sua innata capacità di raccontare i punti deboli degli esseri umani, con una tale profondità da riuscire a redimerli. E noi ridevamo con lui, ridevamo grazie a lui, ridevamo di cuore. Perché Massimo aveva questo dono incredibile di saperci far ridere. E chi ci riesce più. Un comico, una marionetta, che danzava sul palcoscenico della vita parlando di paure e debolezze. E oggi tutti lo rimpiangono, anche quelli che non l'hanno mai capito. Ignoranti, presuntuosi.

Quelli che lo hanno maltrattato da Scusate il ritardo in poi. Qui angoscia i familiari per qualche goccia di sangue al naso, ma quando la fidanzata - Giuliana De Sio - va a trovarlo, virilmente minimizza: “Sai come sono le mamma, un capillare che si rompe, e subito pensano all'emorragia”. E nell' “antifascista” Le vie del signore sono finite. “Da quando c'è lui - si sente dire - i treni in orario”. Se è per questo, secondo Massimo, per far arrivare i treni in orario mica c'era bisogno di fare Mussolini capo del governo: bastava farlo capostazione. Quando scelse di fare Non ci resta che piangere, solo per condividere del tempo con l'amico Roberto Benigni, creando un'alchimia incredibile che ricordava gli inarrivabili Totò e Peppino. E Pensavo fosse amore, invece era un calesse, l'ultimo film da regista, un'opera interamente dedicata al sentimento, qui esplorato attraverso uno sguardo ancora più personale. Amore per amore, quasi un'ossessione. La sua necessità di circoscriverlo con le parole. Amore per amore, trent'anni dopo. Viva Troisi, ancora.

“Non so cosa teneva dint’a capa; intelligente, generoso, scaltro, per lui non vale il detto che è del Papa, morto un Troisi non se ne fa un altro. Morto Troisi muore la segreta arte di quella dolce tarantella, ciò che Moravia disse del Poeta, io lo ridico per un Pulcinella” (dalla poesia dedicata a Massimo scritta da Roberto Benigni).

https://mowmag.com/?nl=1

Tag

  • Napoli

Top Stories

  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

    di Gianmarco Aimi

    Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
  • Esclusiva! Newton Compton, le scrittrici in rivolta contro la casa editrice? Raccontano a MOW soprusi e minacce: “Non paragonarti mai a Felicia Kingsley. Se parli? Rischi di sborsare 20mila euro"

    di Carlotta Casolaro

    Esclusiva! Newton Compton, le scrittrici in rivolta contro la casa editrice? Raccontano a MOW soprusi e minacce: “Non paragonarti mai a Felicia Kingsley. Se parli? Rischi di sborsare 20mila euro"
  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Lenny Kravitz casto da nove anni e la gente lo critica? Ha ragione: tra Kate Moss e Marisa Tomei, il ses*o è anche una rottura di pal*e. E vanno a ruba i biglietti per Umbria Jazz e Lucca Summer Festival

di Ottavio Cappellani

Lenny Kravitz casto da nove anni e la gente lo critica? Ha ragione: tra Kate Moss e Marisa Tomei, il ses*o è anche una rottura di pal*e. E vanno a ruba i biglietti per Umbria Jazz e Lucca Summer Festival
Next Next

Lenny Kravitz casto da nove anni e la gente lo critica? Ha ragione:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy