In principio fu 'Unica'. Docu-film Netflix di un'ora e venti minuti in cui Ilary Blasi raccontava, per la prima volta e in esclusiva, la sua verità riguardo al clamoroso divorzio da Francesco Totti. Un colpaccio per la piattaforma della grande N, ce lo siamo bevuti tutti come fosse un buon caffè. Ora la conduttrice, in mancanza di programmi, dimostra d'averci preso gusto e torna protagonista con una serie di cinque puntate che per titolo ha il proprio nome di battesimo. Mostra spezzoni della sua vita, nuovo fidanzato Bastian compreso, fa paracadutismo, gira per il mondo, chiacchiera con le amiche su un divano che pare due trilocali. Insomma, per chi non ne avesse percezione, Ilary Blasi è molto davvero molto ricca e, giustamente, da tale vive. Cercando di inventarsi modi per tirar sera, come tutte le persone milionarie a cui tocca il duro compito di riempire la quotidiana ennuì esistenziale. Ok, ma cosa ce ne frega? Infatti: niente.
"Ora è arrivato il momento di parlare di me", annuncia una Ilary Blasi super orgogliosa già nel trailer del progetto. Peccato soltanto che, di puntata in puntata, emerga dolorosamente quanto (poco) ci sia da dire e da vedere. Se di fronte a 'Unica' stavamo tutti, inutile mentire, coi popcorn in mano ad aspettare che la nostra frecciasse i proprio strali contro l'ex marito, qui vediamo semplicemente una persona molto ricca che vive da ricca insieme ad amici, conoscenti e collaboratori parimenti ricchi. E come te ne privi? Tra l'altro, una operazione già messa in atto al GialappaShow con Valentina Barbieri che la imita negli sketch del suo 'Quasi Unica'. Lì seguiamo la comica impersonare la conduttrice che viaggia per il mondo - stessa sinossi - insieme al suo staff. Ogni 'puntata', però, dura due minuti, mica trentacinque (no, non stiamo scrivendo questo numero in lettere casualmente). Inoltre, la domestica degli sketch è identica a quella di casa Ilary nella vita reale. La Gialappa's aveva previsto tutto. Raccontandolo, però, meglio. Soprattutto perché in breve, santo cielo.
Ogni tanto, comunque, Blasi "lavora". Per esempio, appare alla presentazione del libro 'Che Stupida', pubblicato dopo il docu-film Netflix e sempre sull'argomento del faraoinico divorzio. Mancava solo la tournèe teatrale tematica, il musical, la saga cinematografica. Ma dev'essere che la nostra non s'è accollata tanta fatica. Per fortuna. Poi ci fa la grazia di poterla seguire nel dietro le quinte del 'Battiti Live' di cui è stata co-timoniera la scorsa estate, 'soffiando' il posto a Elisabetta Gregoraci. Qui ammette lei stessa quanto di musica ne sappia una cippa al sugo, cosa che aveva già dimostrato sul palco (per esempio, col poro Irama). Sciatta in scena, sciatta nel backstage mentre legge il copione insieme ad Alvin (santo subito!) e ride di gusto perché ignora/non sa come pronunciare i nomi degli artisti in scaletta. C'erano dubbi? Pochissimi, quasi zero. Viene soltanto, se non ancora di più, da domandarsi come mai stia lì, e perfino sul grande schermo, visto che possiede la medesima competenza in materia di un termosifone guasto dall'82. Che osiamo immaginare, in ogni caso, sarebbe di gran lunga più interessato. E forse, addirittura, interessante.
Ilary Blasi va a farsi leggere i tarocchi, passa a salutare nonna, visita Tokyo, lavoricchia (male), ci presenta il suo nuovo compagno Bastian (che ha il brio di una platessa annoiata), insomma, cerca di passare la giornata. Non c'è una notizia, una curiosità croccante che non si possa già leggere nelle anticipazioni della serie - proprio a tenerci moltissimo. Per esempio, la nostra si iscrive alla Facoltà di Criminologia e Federica Sciarelli si offre di farle da tutor. Come avrete letto un po' ovunque negli ultimi giorni, a meno che non siate appena rientrati su questo pianeta dopo un paio di settimane su Marte. Per tutti questi e molti altri motivi, la serie 'Ilary' si conforma come un gigantesco chissenefrega in cinque puntate. Già primissima nella classifica dei titoli più visti su Netflix, reduci dalla visione, sentiamo di consigliarvi, col cuore in mano, di non cascarci: il vostro tempo è prezioso. Magari non quanto una collezione di Rolex, ma comunque prezioso. Fatene buon uso. Che non torna indietro, manco se divorziate da Netflix.