Se avete passato, negli ultimi mesi, almeno cinque minuti della vostra vita su TikTok, avrete sicuramente sentito “È l’ora dello sbusto”. Ultima hit di Tony Effe, o di qualche altro trapper? Assolutamente no. Parliamo del motivetto inventato da Dario Moccia, uno degli streamer più seguiti di Twitch Italia. Una canzoncina innocua che ha come protagonista lo “sbusto”, ovvero il momento in cui si apre un pacchetto di figurine, o un qualsiasi pacchettino che contenga qualcosa. Ma se non è una canzone vera e propria, o almeno non è nata con quell’intento, perché parlarne?
Basta aprire TikTok per rendersi conto che “È l’ora dello sbusto” è diventata virale. Praticamente chiunque ha ripreso il motivetto inventato da Dario Moccia, e non solo per parlare di figurine, carte collezionabili e altri “ninnolini” (per citare la “canzone”). Per fare un esempio, la pagina ufficiale del U.S. Sassuolo Calcio ha presentato la nuova maglia della squadra utilizzando proprio “È l’ora dello sbusto”. Un premio al social media manager per il coraggio (e l’ironia). Non sono gli unici ad aver usato il motivetto su TikTok. I video con in sottofondo “È l’ora dello sbusto” non si contano più: ci sono remix, clip in cui viene utilizzato in modo ironico, video in cui si aprono pacchetti, ma anche tantissime altre cose. Non stiamo certamente parlando di un capolavoro, ma immaginiamo che Dario Moccia non abbia inventato il motivetto pensando che avrebbe avuto tutto questo successo. Lui stesso sembra essere perplesso dal successo della canzoncina, come ha raccontato su Twitch: “Fanpage ci ha fatto un articolo serio. C’è la gente che la canticchia sul treno. C’era il convegno dei giovani, con quattordicimila persone, c’era la Meloni, e hanno messo una clip con l’ora dello sbusto. Su TikTok uno scroll sì uno scroll no è l’ora dello sbusto”. Insomma, Dario Moccia ha involontariamente dato vita a un tormentone, un po’ meme, di quelli che ti entrano in testa. Uno di quelli che sentiremo ancora per un po’, finché non arriverà la prossima “hit social” a farci dimenticare “è l’ora dello sbusto, è l’ora del pacchetto che si apre”.