image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Robbie Williams e la seduta
di psicoanalisi collettiva su Netflix:
dal lato oscuro del successo
all'amore (malato) per un pop idol

  • di Emanuele Fragasso Emanuele Fragasso

13 novembre 2023

Robbie Williams e la seduta di psicoanalisi collettiva su Netflix: dal lato oscuro del successo all'amore (malato) per un pop idol
Abbiamo visto su Netflix la nuova docu-serie interamente dedicata a Robbie Williams, british icon esplosa a cavallo fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Una lunga e - a tratti - tortuosa introspezione del personaggio che da sempre siamo stati abituati a vedere tirato a lucido su un palco qui emerge tra problemi con alcol, droga, depressione, l’amore (spesso malato) dei fan, le storie con le partner (famosissime) difficili da gestire sotto le luci dei riflettori e la successiva, faticosissima, rinascita

di Emanuele Fragasso Emanuele Fragasso

Robbie Williams, british icon del nuovo millennio, ha deciso di mettersi a nudo con una struggente miniserie pubblicata su Netflix, per i suoi venticinque anni di carriera. Divisa in quattro puntate prova a raccontare nel modo più fedele possibile la vita - pubblica e privata - del cantante. Il format è decisamente avvincente, diverso dai canoni in cui generalmente potremmo intendere la docu-serie di una celebrità. Nelle prime scene si vede un Robbie stanco, non più giovane e provato dai molti episodi controversi che hanno caratterizzato la sua vita. È lì, sdraiato nel suo letto, in mutande, una sagoma lontana anni luce dal cantante che tutti siamo stati abituati a vedere tirato a lucido sui palchi più importanti del mondo. Attraverso un computer gli fanno vedere centinaia di backstage inediti che ripercorrono la sua sua lunga carriera. Sono molti gli argomenti toccati durante le quattro puntate dalla durata media di cinquanta minuti l’una: gli esordi come frontman dei Take That (e il rapporto conflittuale con Gary Barlow) i problemi con le droghe, la depressione di chi ha tutto - fuorché la felicità - le relazioni con Nicole Appleton delle All Saints e Geri Halliwell della Spice Girls, il rapporto di amore (malato) dei fan pronti a scaricarti al primo flop e poi a tornare a ossannarti alla successiva hit, l’enorme successo avuto con il brano “Angels”,e molto altro. “È una cosa che si dovrebbe fare forse solo davanti a San Pietro nei cieli questa di passare in rassegna tutto ciò che si è compiuto nel corso dell’esistenza”, queste le parole pronunciate da Robbie Willliams. La superstar, in grado di ottenere faraonici successi fra la fine degli anni novanta e gli inizi del duemila, sembra vergognarsi di ciò che gli autori Netflix gli fanno vedere. Vecchi filmati che, a poco a poco ripercorrono tutta la sua carriere musicale e alcuni momenti cruciali della sua vita privata.

Robbie Williams nella docu-serie su Netflix
Robbie Williams nella docu-serie su Netflix

“Il peggior pezzo di sempre”

I veri problemi per Robbie - scopriamo nella serie - incominciano in un particolare momento della sua carriera, durante un timido tentativo di passare dal Pop al Rap con l’uscita del pezzo Rudebox, canzone di punta dell’omonimo album. Su un tabloid, poche ore dopo l’uscita dell’insolito pezzo qualcuno scriverà - riferendosi alla canzone - “La peggiore canzone di sempre”. Una critica, un boicottaggio secondo Willams a cui poi si sono accodati alcuni grandissimi organi di stampa inglese, che gli causò non pochi problemi. Il riferimento al mega concerto di Leeds del 2006 è palese, in cui Robbie venne colpito da un tremendo attacco di panico davanti gli occhi attoniti di decine di migliaia di persone. Uno spezzone importante di puntata che deve far riflettere sull’utilizzo delle parole, sui social e nella vita reale. Un macigno sulle spalle insormontabile, che dopo alcuni anni lo porterà a riunirsi con la sua vecchia band, i Take That, un modo di proteggersi dagli occhi del pubblico, confiderà poi Robbie: “Altre quattro persone intorno a te con cui condividere il peso di quegli occhi puntati addosso”.

Robbie Williams (prima a sinistra) nei Take That
Robbie Williams (prima a sinistra) nei Take That

Tantissimi fan insoddisfatti dalla serie Netflix 

Sui social, a moltissimi utenti la docu-serie non è piaciuta, descritta da migliaia di persone come “triste”, “depressa” e da “evitare se non si è di ottimo umore”. “È un lungo documentario struggente - scrive una donna a più riprese nel suo profilo X, ex Twitter - da non vedere assolutamente se non si è di ottimo umore, perché potrebbe cambiarti, in peggio, la giornata. Nonostante Robbie Williams fosse sempre stato un frontman perfetto, sorridente e mai fuori posto, questa serie Netflix ha portato alla luce alcuni, tremendi, particolari sulla sua vita che mai mi sarei aspettata di conoscere”. Commenti così in rete se ne trovano a migliaia, non solo da parte di utenti delle community e fanbase italiane, ma anche inglesi, americane, spagnole e olandesi.

Robbie Williams su Netflix
Robbie Williams su Netflix

More

Hunziker e Carollo insieme: l’amore non è più un segreto. Alessi: “Spero che Alessandro capisca la spontaneità di Michelle”. Ma sullo stile di guida di lui…

di Roberto Alessi Roberto Alessi

Sotto gli occhi di tutti

Hunziker e Carollo insieme: l’amore non è più un segreto. Alessi: “Spero che Alessandro capisca la spontaneità di Michelle”. Ma sullo stile di guida di lui…

L'intelligence si spacca: ecco l'effetto domino che hanno innescato le dimissioni di Talò (dopo lo scherzo telefonico a Meloni)

di Gianmarco Serino Gianmarco Serino

l'intelligence scricchiola

L'intelligence si spacca: ecco l'effetto domino che hanno innescato le dimissioni di Talò (dopo lo scherzo telefonico a Meloni)

Unisci due campioni di incassi come Irama e Rkomi e il risultato qual è? Il mezzo flop di No stress

di Michele Monina Michele Monina

matematica come opinione

Unisci due campioni di incassi come Irama e Rkomi e il risultato qual è? Il mezzo flop di No stress

Tag

  • Culture

Top Stories

  • BOOM. Mina a 85 anni spacca ancora il cu*o a tutti? Il nuovo album “riciclato” e “genderless”? Trapper e cantanti, prendete nota. E Pelù e Gabbani…

    di Jacopo Tona

    BOOM. Mina a 85 anni spacca ancora il cu*o a tutti? Il nuovo album “riciclato” e “genderless”? Trapper e cantanti, prendete nota. E Pelù e Gabbani…
  • Peccati Inconfessabili tra le serie più viste su Netflix: ma come siamo finiti a guardare le soap messicane? La verità è che lo abbiamo sempre fatto, dagli anni Ottanta

    di Irene Natali

    Peccati Inconfessabili tra le serie più viste su Netflix: ma come siamo finiti a guardare le soap messicane? La verità è che lo abbiamo sempre fatto, dagli anni Ottanta
  • DAL RE AL PRINCIPE DELLE TENEBRE. Per Ozzy Osbourne Buckingham Palace si dà al metal: sentite come suona Paranoid dei Black Sabbath al cambio della guardia [VIDEO]

    di Redazione MOW

    DAL RE AL PRINCIPE DELLE TENEBRE. Per Ozzy Osbourne Buckingham Palace si dà al metal: sentite come suona Paranoid dei Black Sabbath al cambio della guardia [VIDEO]
  • Ma davvero la Rai sta per perdere il Festival di Sanremo (e viceversa)? Ecco cosa sta succedendo tra tv pubblica, Comune, tribunali e Fimi (Federazione Musicale)

    di Irene Natali

    Ma davvero la Rai sta per perdere il Festival di Sanremo (e viceversa)? Ecco cosa sta succedendo tra tv pubblica, Comune, tribunali e Fimi (Federazione Musicale)
  • Temptation Island, ma davvero come dice Bruzzone “è un grido di allarme evolutivo, non è solo intrattenimento trash”? Intanto, il programma condotto da Bisciglia fa il record di share e Maria de Filippi…

    di Beniamino Carini

    Temptation Island, ma davvero come dice Bruzzone “è un grido di allarme evolutivo, non è solo intrattenimento trash”? Intanto, il programma condotto da Bisciglia fa il record di share e Maria de Filippi…
  • Abbiamo visto il film “Il mio anno a Oxford” con Sofia Carson e Corey Mylchreest su Netflix, ma com’è? È l’ennesima storia d'amore con cui “farsi del male”?

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film “Il mio anno a Oxford” con Sofia Carson e Corey Mylchreest su Netflix, ma com’è? È l’ennesima storia d'amore con cui “farsi del male”?

di Emanuele Fragasso Emanuele Fragasso

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Unisci due campioni di incassi come Irama e Rkomi e il risultato qual è? Il mezzo flop di No stress

di Michele Monina

Unisci due campioni di incassi come Irama e Rkomi e il risultato qual è? Il mezzo flop di No stress
Next Next

Unisci due campioni di incassi come Irama e Rkomi e il risultato...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy