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Sanremo, più Mengoni meno Ferragni. Canta, recita e senza monologhi stracciapal*e lancia il più potente dei messaggi: “Tutti i baci hanno gli stessi diritti”

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

7 febbraio 2024

Sanremo, più Mengoni meno Ferragni. Canta, recita e senza monologhi stracciapal*e lancia il più potente dei messaggi: “Tutti i baci hanno gli stessi diritti”
È Mengoni la superstar della prima serata del Festival, perfettamente calato nel ruolo di co-cò: canta divinamente (c'è chi vuole rivotarlo), tiene il palco, recita e lancia ironicamente il più potente dei messaggi (e senza letterine piangenti alla Chiara Ferragni): “Tutti i baci hanno gli stessi diritti”. Che fa il prossimo anno a febbraio?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Erano anni che speravamo che il Festival di Sanremo rinunciasse alle vallette piangine stile Chiara Ferragni “Pensati libera” con quelle letterine dolenti da recitare all'una e mezza del mattino. Uno dei regali più grandi che potesse farci Amadeus, che ha scelto come primo co-cò (co-conduttore) un nome che mette d'accordo tutti, e che oltre alla bellezza ha talento e carisma da vendere: Marco Mengoni. Che sapesse cantare lo sapevano già, ma durante la prima serata del Festival ha dimostrato ciò che i suoi fan hanno capito da tempo: la sua capacità innata di tenere il palco, la sinergia col presentatore, e quell'ironia che ha sempre avuto e che spesso non emerge quanto dovrebbe.

Due vite, le sue, che si cala perfettamente nel ruolo di spalla, protagonista di gag forse non scritte nel migliore dei modi, ma il risultato lo porta a casa come sempre.

Marco Mengoni e Amadeus Sanremo 2024
Marco Mengoni e Amadeus Sanremo 2024

Dal preserbacino al medley che mette in seria difficoltà molti dei cantanti in gara (c'è chi vorrebbe rivotare lui), è lui la superstar. Bacia la first lady del Festival, Giovanna Civitillo, davanti ad Amadeus (che non la prende molto bene), si porta dietro il retino per raccogliere eventuali spartiti lanciati dall'orchestra (può succedere, ne sa qualcosa Antonella Clerici), e la scopa di Gianni Morandi esibita come cimelio (quella con cui ha spazzato le rose distrutte da Blanco), il materasso se qualcuno si butta dalle balconate (come successe con Pippo Baudo), un paio di manette “servono se i cantanti si presentano in coppia e uno scappa” (il riferimento è a Morgan e Bugo e a quanto successo 4 anni fa) con cui lega a sé il padrone di casa.

Poi con nonchalance lancia il suo messaggio potente: “Tutti i baci hanno gli stessi diritti, vi potete baciare senza fare scandalo” (con il preserbacino). Brividi per qualcuno, applausi dagli altri: una bandiera arcobaleno sventola simbolicamente sul palco dell'Ariston. Ci spingiamo a dire: più Mengoni per tutti (che omaggia egregiamente anche Anna Marchesini con un finto monologo a notte fonda) e meno Chiare Ferragni. Ma cosa fa il prossimo anno a febbraio? Forse c'è un posto vacante al comando...

Mengoni bacia la Civitillo con il preserbacino
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