Alessandra Lacrimoso - Amoroso. La voce rotta, l'ex Amici non ha dubbi mentre racconta in conferenza stampa a Sanremo 2024 il suo periodo buio. A poche ore dal debutto rivela cosa c'è dietro Fino a qui, com'è nata. È stata vittima di bullismo e di odio digitale, spiega emozionata. Tutto è iniziato in occasione del suo concerto di San Siro (2022) - quando per una volta non si era fermata a firmare autografi - che poi l'ha costretta a scappare, a lasciare l'Italia e rifugiarsi in Colombia. Così, con la voce rotta dal pianto, legge ai giornalisti alcuni dei peggiori insulti (anche minacce di morte) ricevuti negli ultimi anni. “Ma non ti fai schifo da sola?”. “La rana mostruosa”. Ancora: “Sparisci, mer***!”. “Troi*!”. Altri irripetibili, che farebbero male a chiunque. Ma il web non perdona, e se da un lato la sostiene e condanna (ogni attacco di cyberbullismo), dall'altro malignamente allude.
“Non mi sembra il contesto per questo argomento”, recita un utente. E ancora: “cosa c'entra a Sanremo?”. “Puntare alla vittoria per pietismo, non è più riuscita a riprendersi...”. Insomma, c’è chi l’accusa di fare la vittima (che è stata effettivamente). Ecco cosa possono fare i social, ecco il peso delle parole urlate da una tastiera. Possono far venire voglia di non tornare indietro. Ma alla vigilia della giornata contro il bullismo, la cantante salentina alza la testa e canta Fino a qui, una canzone che assume un significato ancora più potente, con quei versi che dicono: “E anche se lentamente cado giù/da un grattacielo/durante il volo/piano dopo piano/mi ripeto/fino a qui tutto bene”. Il suo brano se l’è cucito addosso, ma può adattarsi a tutti. E lei stessa raccomanda alle vittime degli hater: “non siete soli”. Cazzuta “fino a qui”.