Grandi notizie dal Festival di Sanremo: vivaddio quest'anno non ci saranno i monologhi. Lo ha detto Amadeus ed è il più grande dei regali che potesse farci, ma se siete orfani di chiacchiere (buone), abbiamo quello che fa per voi: A pranzo da Monina, prima puntata del format (in collaborazione con MOW), che come suggerisce il titolo, vedrà il noto critico accomodarsi a tavola con uno dei protagonisti del Festival, ospiti nel ristorante di Villa Ormond (uno dei gioielli architettonici nella zona orientale di Sanremo). A dare il via alle danze, il gruppo più googlato quando è stata annunciata la lista dei Big. Sono i La Sad, e su di loro se ne sono già dette di tutti i colori, proprio come quelli che illuminano le loro chiome dal sapore punk. Sfrontati, scorretti, ma anche responsabili: “è dall'annuncio che lavoriamo giorno e notte, andiamo a letto presto, ci alziamo presto”, dicono appena arrivati, e rintuzzati dall'ironia di Monina: vi rovina la reputazione! “A dire la verità - si fanno seri - non avremmo mai scommesso sulla nostra presenza”.
Fatti passare per la quota scandalo (il Codacons ha provato a farli fuori): “sappiamo di portare un messaggio positivo, serio, siamo tranquilli”. Theø (capelli verdi), Fiks (cresta rosa - ci metto un'ora per fare la cresta, scherza) - e Plant (capelli azzurri) sono l’unione di due generazioni. La prima, quella dei primi due, cresciuta con la musica anni ’90, tra metal e skate punk californiano e la seconda, più legata al mondo della trap. E l'incontro con l'intervistatore, davanti a un buon primo, si scalda, rievocando l'avvicinamento al genere che portano sul palco: “ci piace sperimentare e fondere tutti i filoni”.
Lombardia, Veneto e Puglia - ad Altamura hanno messo i manifesti, ma le curve sud sono anche a Brescia - il trio è nato nel 2020 e si è incontrato per la prima volta a Milano. “Eravamo tutti lì con lo stesso intento, quello di fare musica, ed è nata subito una chimica tra noi, abbiamo anche vissuto le stesse sfighe... così siamo andati a vivere insieme in questo monolocale... non avevamo un euro... per questo ci chiamiamo La Sad, la tristezza è stata un'opportunità per noi, ci ha fatto conoscere”. Complice il Covid, mettono a punto anche l'album di debutto “Sto nella Sad”. “Ma siete diventati un po' paraculi”, li stuzzica il critico, alludendo a quel passato scomodo a cui accennano solo. Ma il passato è passato: “la nostra paura più grande è essere fraintesi”, confidano, e anche il titolo Autodistruttivo - siamo gli unici ad avere le chitarre - si presta alla lettura fuorviata. C'è l'impronta di Riccardo Zanotti, dei Pinguini Tattici Nucleari: “l'intesa con lui è nata all'istante. Ci siamo conosciuti nello studio di Marco Paganelli dove passiamo spesso. Marco lavora da tempo con i Pinguini, soprattutto per quanto riguarda la produzione dei brani. Magari a chi osserva dall’esterno, fa strano vederci insieme, sembriamo appartenere a due mondi distanti. Invece, siamo molto affini. Abbiamo cominciato a lavorare con lui sul pezzo e ci ha dato una mano anche nella parte strumentale. La scrittura, invece, l’avevamo già in gran parte terminata noi da soli, chiusi in studio, e Riccardo ci ha aiutato a renderlo più sanremese e accessibile a tutti”. Quindi il primo impatto con l'orchestra di Sanremo: “vedere sessanta persone che riproducono quello che hai fatto in studio è un’emozione impagabile, ti cola il trucco”.
In vino veritas, arriva poi anche lo spoilerone: “la serata delle cover sarà il momento più divertente, Lamette con Donatella Rettore sostiene il nostro messaggio, è proprio un grido generazionale di quegli anni, come lo è il nostro di questi. Lei (Donatella) ci aveva già contattato mesi fa - dicono - ci aveva proposto un feat. Così abbiamo pensato a lei per la serata dei duetti. È un'icona totale, un personaggio...”. E sollecitati: “abbiamo inciso il duetto, vedremo come andrà”. Chissà se finirà nel loro secondo album, atteso dopo Sanremo: “andiamo a conquistare il palco e sdoganare il genere”, è il loro grido di battaglia. E se li avete in squadra al Fantasanremo, preparatevi a fare punti: “stiamo studiando, non vi deluderemo!”. Appuntamento allora a questa sera, per ascoltarli per la prima volta sul palco dell'Ariston: per quanto vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti.