image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Sofia Sole: “In Italia il talento c'è, ma il sistema lo soffoca”. Il singolo Carillon? “Trasformo il dolore in musica…”. Intervista melting pot tra Milano, Napoli e Los Angeles...

  • di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

19 novembre 2024

Sofia Sole: “In Italia il talento c'è, ma il sistema lo soffoca”. Il singolo Carillon? “Trasformo il dolore in musica…”. Intervista melting pot tra Milano, Napoli e Los Angeles...
Sofia Sole, giovane cantautrice milanese, ci racconta la sua musica, le sue radici e le sfide della Gen Z. Tra influenze jazz, l’amore per Pino Daniele e il disordine creativo di Milano, svela i retroscena di Carillon, il suo nuovo singolo nato da delusioni personali trasformate in arte. Con un passato a Los Angeles e una carriera che spazia tra musica e giornalismo, ci parla di autenticità, social e meritocrazia, sognando collaborazioni con artisti italiani e internazionali. Una voce fresca che cerca emozioni vere in un mondo spesso superficiale...

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Milano, Napoli, Los Angeles: Sofia Sole è il prodotto di un melting pot di culture, ma soprattutto di un’anima che ama il caos e lo trasforma in musica. A soli 22 anni, questa cantautrice (e giornalista) non si accontenta di un'unica etichetta. La sua voce lo dimostra: jazz, blues e contemporaneità si fondono in brani che parlano di amore, delusioni e quella voglia di vivere che solo chi ha attraversato tempeste sa raccontare. Il nuovo singolo, Carillon, è un piccolo gioiello che prende spunto da una ferita personale per aprirsi in un ritornello potente, quasi liberatorio. Abbiamo parlato con lei di radici, social e quella meritocrazia che, in Italia, sembra un miraggio. Abbiamo incontrato una artista che crede nella bellezza delle emozioni, e lo dimostra ogni giorno con le sue canzoni.

Sofia Sole
Sofia Sole
20241119 103754153 6672

Sofia, partiamo dalle tue origini: hai 22 anni, ma dove sono le tue radici?

Sono nata e cresciuta a Milano, ma ho origini un po’ più "meridionali". Mio papà è napoletano e mia mamma pugliese. Sono molto legata a queste radici: amo Napoli, ci vado spesso e sento di portare con me un pezzo di quelle culture. Ho passato anche un periodo a Los Angeles e ho frequentato scuole internazionali, quindi ho avuto la fortuna di assorbire molta cultura americana.

Milano che è sempre più una città criticata. Tu come la percepisci?

Da piccola avevo quasi il desiderio di andarmene. Poi è arrivato il Covid e ho avuto modo di riscoprirla. Ora la vivo meglio, mi piace la vita notturna, il suo disordine, che in fondo mi somiglia. Non sono una persona da campagna, amo il caos. Certo, i costi sono elevati e bisogna lavorare duro, ma tutto sommato amo la mia città.

Oltre alla musica fai altro nella vita?

Studio comunicazione e mi laureo ad aprile. Inoltre, lavoro come giornalista, scrivo per diversi magazine occupandomi di arte, design, musica e moda. La scrittura è sempre stata una parte importante della mia vita, e ho cercato di farne un lavoro.

Non è facile vivere a Milano, ma non è facile neanche far parte della Gen Z, no?

È una generazione complessa. Non penso che la mia generazione sia così libera come ci fanno credere. Ci sono tanti paletti, sia nel linguaggio che nelle opportunità. Per esempio, nel mondo musicale non è ben visto fare altro oltre alla musica, ma è difficile mantenere uno stile di vita decente facendo solo quello. Ho sempre cercato di fare il più possibile, senza guardare troppo agli altri. Penso che molti della mia generazione si sentano in ritardo, come se non stessero facendo abbastanza. Questo ci divora, ma per me la chiave è cercare ogni giorno qualcosa che ci renda felici.

Immagino che anche i social influiscano. Tu come ti rapporti con strumenti così potenti e impattanti per i giovani?

È un rapporto di amore e odio. Mi piace condividere diversi lati di me, ma a volte mi sento insicura. Pubblico qualcosa, poi cambio idea, magari lo elimino. È difficile trovare un equilibrio, soprattutto quando si cresce con l’idea di doversi sempre migliorare per piacere agli altri. Anche io ho vissuto un periodo in cui ero ossessionata dai filtri e dall’aspetto fisico. Ora cerco di essere più autentica, ma è un percorso.

Hai mai sofferto del fatto di essere giudicata più per l’aspetto che per la tua musica?

Sì, purtroppo mi è successo. Quest’estate ho ricevuto commenti molto pesanti sul mio aspetto, non sui social, ma da persone che consideravo amiche. È stato doloroso, mi ha portato a chiudermi in casa e a scrivere diverse canzoni per elaborare il tutto. Alla fine, ne ho tratto qualcosa di positivo, trasformando quel dolore in musica.

Infatti Carillon è dedicato a questa vicenda dolorosa che hai passato?

Esatto! Nasce da esperienze personali, ma non è un brano arrabbiato. È delicato, parla di elaborazione. La scrittura mi ha aiutata tantissimo a trasformare quel dolore in qualcosa di bello.

Visto che hai vissuto anche in America, quali differenze hai notato tra la scena musicale italiana e quella americana?

In America c’è più meritocrazia e speranza. Ho studiato in una scuola di musica dove si respirava un’atmosfera di grande stima reciproca. Lì ti fanno sognare e ti spronano. In Italia, purtroppo, manca un po’ di questa apertura. Anche se qui ci sono talenti incredibili, il sistema non li valorizza sempre come dovrebbe.

E quali sono i tuoi riferimenti musicali? 

A livello internazionale, adoro il jazz. Chet Baker e Raye sono tra i miei preferiti. In Italia, sono cresciuta con Pino Daniele, quindi porto con me un po’ di quel blues napoletano. Ascolto anche molti artisti emergenti, che mi piacciono tantissimo. Mi piace mescolare influenze classiche con suoni più contemporanei.

Se potessi realizzare da subito un sogno, con quale artista vorresti collaborare?

In Italia, mi piacerebbe lavorare con un rapper come Noyz Narcos o Gemitaiz. A livello internazionale, Raye sarebbe il mio sogno. Non sono traguardi irraggiungibili, quindi chissà!

20241119 103820204 1163

More

Emma Nolde, la voce ribelle di una generazione in cerca di lentezza (e di sé stessa). “Il mio sogno? Una famiglia, qui in Italia”. Il disco, il coming out e altri discorsi sulla musica…

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Nuovospaziotempo

Emma Nolde, la voce ribelle di una generazione in cerca di lentezza (e di sé stessa). “Il mio sogno? Una famiglia, qui in Italia”. Il disco, il coming out e altri discorsi sulla musica…

Jake Paul contro Mike Tyson, Conor McGregor lo sfotte e lo youtuber lo sfida: “Combattiamo come si faceva una volta”. Nuovo show su Netflix in arrivo?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Provocazioni

Jake Paul contro Mike Tyson, Conor McGregor lo sfotte e lo youtuber lo sfida: “Combattiamo come si faceva una volta”. Nuovo show su Netflix in arrivo?

Ma perché è morta Margaret Spada? Si poteva salvare? E di chi è la colpa? Ecco tutti gli errori tra anestetico, operazione, rianimazione e...

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

bisturi fatale

Ma perché è morta Margaret Spada? Si poteva salvare? E di chi è la colpa? Ecco tutti gli errori tra anestetico, operazione, rianimazione e...

Tag

  • artisti emergenti
  • cantautori
  • intervista
  • Interviste
  • Musica
  • musica classica
  • musicisti emergenti
  • Sanremo
  • Sofia Sole
  • X Factor

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Avete sentito cosa dice Riccardo Scamarcio a Belve di Francesca Fagnani? "La scena hard con Monica Bellucci? Morbida...". Sulle droghe: "Ho provato quasi tutto". E sull'amore, Benedetta Porcaroli e i "piedi pestati" al cinema...

di Beniamino Carini

Avete sentito cosa dice Riccardo Scamarcio a Belve di Francesca Fagnani? "La scena hard con Monica Bellucci? Morbida...". Sulle droghe: "Ho provato quasi tutto". E sull'amore, Benedetta Porcaroli e i "piedi pestati" al cinema...
Next Next

Avete sentito cosa dice Riccardo Scamarcio a Belve di Francesca...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy