Povera Tiziana Rocca, la nuova direttrice del Taormina Film Festival, che ha sostituito Marco Müller, quest’ultimo considerato troppo… non saprei, ma pare che l’anno scorso siano volati, più che stracci, paillettes; perché l’intenzione di questa edizione era chiara fin da subito: le Star, vogliamo le Star (come quando John Belushi, in Animal House – citazione cinematografica colta – urlava: “Il bar! Voglio il mio bar!”). Come qualcuno ha fatto notare, quest’anno i film non sono proprio il punto forte della comunicazione del festival taorminese, l’attenzione si è voluta puntare sul glamour “storico” della Perla dello Jonico (anche se a dirla tutta, la faccenda del Glamour Taorminese nasce per due motivi: il turismo dei puppi famosi americani in Sicilia in cerca dei pescatorini fotografati da Von Goedel e che sembravano iperdotati a causa di rachitismo da denutrizione, e poi il boom economico).

Insomma, sulla carta, e leggendo il programma, tutto sembrava “consato” (apparecchiato) per il meglio e Tiziana Rocca veniva osannata come la Tour Operator delle Star alle quali fare i video (fenomenale il video a Michael Douglas, in cui – immaginiamo uno youtuber o influencer – si sente chiedere: "Cerchiamo di capire chi è quel signore anziano"). E insomma, la prima collera, alla Rocca, non gliela va a dare proprio Michael Douglas? La giornata era stata puntellata glamouramente dalle foto di Tiziana Rocca che accoglieva Michael Douglas, dai video della Rocca che accompagnava Douglas per le strade di Taormina, dalle foto di Douglas al ristorante, dove – notiziona! - ha mangiato “pesce e vino bianco” (e che se doveva magna, a Taormina con 40 gradi, ‘a coda ’a vaccinara e una granita di strutto?). E cosa fa quell’ingrato di Michael Douglas (scommetto che gli hanno pure deliscato il pesce, a ‘sto cafonauta), non va a dire, in pubblico? “Mi scuso per Donald Trump. La delusione più grande della mia vita? L’ultima elezione nel nostro paese. Mi scuso e mi vergogno con i miei amici, con i miei vicini in Canada, in Messico o in tutti i paesi dell’Unione Europea e della Nato. Mi rendo conto che il mio paese è responsabile del caos che regna nel mondo. Sono imbarazzato e mi scuso”. Adesso, forse Douglas (scommetto anche che gli hanno versato il vino bianco, a ‘sto scassaminchia) non sa che il Taormina Film Festival è diretta espressione della potente Elvira Amata, assessorissima regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, esponente di rilievo di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni stava appena per riprendersi dalla lite dei suoi amici d’oltreoceano (Donald Trump e Elon Musk, che si sono sentiti brevemente al telefono dopo che Elon si è detto “pentito” dei post che ha scritto contro Donald) che gli arriva questa voce?

La mano di Tiziana Rocca è subito andata al Rosario che tiene avvolto intorno al polso, e pare, dicono, mormorano, che abbia iniziato a sussurrare: “Assia Noris, ora pro nobis, Doris Durante, ora pro nobis, Anna Maria Pierangeli, ora pronobis…” (citazione colta dal Rosario di Totò e Macario ne “Il monaco di Monza”). Non possiamo confermare che Elvira Amata abbia telefonato a Tiziana Rocca, né cosa le abbia detto della dichiarazione di Michael Douglas. Ma forse, se non le ha telefonato, è pure peggio. Il commento ufficioso (ma vero) sulla vicenda ci viene dalle alte sfere di Fratelli d’Italia: “Povero Douglas, si deve ancora riprendere dalla vista del pacchio di Sharon Stone in Basic Instinct”. Sarebbe bastato questo, per rendere memorabile questa edizione del Taormina Film Fest, il cui moderatore (più che moderatore è intervistatore, mi dicono, ma non posso confermare, che non facciano fare molte domande ai giornalisti) alle “Conversazioni” (non troppo affollate) è Gian Luca Pisacane, di Famiglia Cristiana (che è anche tra i selezionatori dei film). Eh no, le star(s) e il glamour e lo “scotticis” (citazione colta da “Il secondo tragico Fantozzi”) hanno giocato un secondo brutto scherzo alla Rocca il cui Rosario, oramai, pare stia diventando lucidissimo! Cosa fa Catherine Deneuve (non abbiamo informazioni su cosa abbia mangiato, forse, scottati da Douglas, le hanno dato un panino al salame imbustato delle Ferrovie dello Stato – sponsor del Festival – e l’hanno mandata affanculo), dicevamo, cosa ti va a fare Catherine Deneuve? Non ti va a dichiare: “Amo tutto dell’Italia, tranne la sua politica”. Dicono, mormorano, pare, ma non posso confermare, che la Rocca abbia un po’ sbarellato. (“Sophia Loren, ora pro nobis Tony Curtis, ora pro nobis, Brigitte Bardot, Bardot, Brigitteeee Bardooot Bardooooot”).
