C’era una volta una distesa immensa in quel di Modena e c’era pure un re che un re non sembrava. Quella distesa e quel re, una notte di tre anni fa, hanno dato vita alla tempesta perfetta: Vasco Rossi al Modena Park il primo luglio del 2017. Certo, viene da sorridere amaramente se pensiamo che tre anni fa stavamo (sì, c’ero anche io) ammassati sui prati del Modena Park e, ora, è un problema mettere i piedi anche fuori casa. Figurarsi andare ai concerti, bloccati fino a qualche settimana fa e adesso autorizzati, ma con mille divieti. Però le ricorrenze vanno celebrate e questa volta ci ha pensato mamma Rai, visto che stasera su Rai 1 sarà di scena proprio “La tempesta perfetta”, il docufilm realizzato sul mega concerto di Modena. E per 200 che sono riusciti a prenotarsi, quel film sarà proiettato anche a casa di Vasco Rossi, sulla piazza di Zocca, grazie all’installazione di un maxischermo. Guardatevi il trailer, aspettando le 21,30, e questa sera forse è il caso di restare a casa. Ma per la V di Vasco, mica per quella del virus!
Intanto, moltiplicando per dieci i tre anni dalla Woodstock italiana, arriviamo a trenta. Trent’anni fa, infatti, usciva il disco di Vasco Rossi che più di altri è entrato nel cuore della gente. Di che stiamo parlando? Di “Fronte del palco”, è ovvio! Un doppio live con tutta la scaletta portata in giro per l’Italia nel tour del 1989, il primo disco senza la Steve Roger’s Band e interamente prodotto dallo stesso Vasco. È lì che è iniziata la svolta Live del rocker di Zocca, è lì che ha inizio la storia dei grandi concerti poi portati negli stadi più capienti d’Italia e infine al Modena Park. È lì che sta “Liberi Liberi”, una sorta di vangelo per la generazione che nei primi anni ’90 si affacciava all’età più critica. “Ammalandosi” di quel virus che ancora non guarisce e, soprattutto, dal quale non vogliamo guarire: il vascorossismo! È cresciuto anche Vasco nel frattempo, più maturo, più pacato, più saggio. Ma ancora, e ancora di più, rock. E quella generazione insieme a lui. O, almeno, è quello che ci auguriamo guardandoci allo specchio.