Nei giorni scorsi, a Pescasseroli, c’è stata l’inaugurazione della sesta edizione di ArteParco, un’iniziativa nata nel 2018 con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, uno dei più antichi d’Italia che accoglie animali selvatici come il lupo, il camoscio d’Abruzzo e l’orso bruno marsicano. E se l'arte nei musei omaggia spesso la natura nelle opere di artisti che raccontano il rapporto tra uomo e ambiente, questa volta la natura stessa diventa palcoscenico per raccontare l’arte che vive in perfetta sintonia con il verde.
Una sesta edizione molto sentita. “Ricordo la prima conferenza stampa del progetto: eravamo solo in sette. Oggi la sala è piena”, ha raccontato il Direttore del Pnalm. Il borgo e le zone vicine, anche grazie alla presenza del Premio Benedetto Croce, assegnato ai migliori libri pubblicati nell'anno precedente in tre categorie (Narrativa, Saggistica e Letteratura Giornalistica), sono presenti con grande entusiasmo perché ormai ArteParco è un’iniziativa che ha scaldato i cuori di tutti coloro che vivono nell’area.
Croce, riferendosi a Ungaretti, lo aveva definito “un uomo che si immagina di pensare”. Un altro uomo che si immagina di pensare (e poi di fare) è Paride Vitale, ideatore del progetto ArteParco, reso poi possibile grazie a partner attenti alla salvaguardia dell’ambiente, come BMW Italia, che “muove non solo corpi, ma anche anima e mente”, ha raccontato un portavoce dell’azienda.
Poi Gore-tex, azienda che realizza tecnologie per capi outdoor e che ha come obiettivo quello di “migliorare le vite umane”. Per l’occasione ha organizzato un’experience, che ha visto come supporter SCARPA - marchio specializzato nella produzione di calzature outdoor -, di due itinerari alla scoperta degli alberi monumentali del Parco, i grandi patriarchi della natura.
La sesta edizione di ArteParco
Da anni un vero e proprio museo a cielo aperto che accoglie diversi artisti tutti da scoprire nei sentieri C1 e C2 che partono dal paese di Pescasseroli. Nelle prime cinque edizioni, Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi e Valerio Berruti hanno avuto l’onore di portare la loro arte nel magnifico Parco. Mentre quest’anno è l’installazione Totemi, intervento di yarn bombing a cura del collettivo artistico Accademia di Aracne, ad aggiungere un ulteriore tassello a questo percorso che lega ambiente e arte contemporanea.
“Totem è un termine utilizzato dai nativi americani per indicare l’animale ritenuto lo spirito protettore del gruppo, venerando l’animale gli uomini celebrano le proprie istituzioni sociali. In questo lavoro abbiamo voluto rappresentare proprio questo legame mistico, che intercorre tra il mondo naturale e l’uomo, evocando quella forte connessione con la natura incontaminata che si percepisce entrando nel parco”, ha raccontato Shirley Rowlands, fondatrice del collettivo.
Le opere prendono vita e invadono lo spazio pubblico - il bosco -, abbracciano i tronchi degli alberi con colorati tessuti lavorati a uncinetto su cui sono stilizzati i 16 animali caratteristici della fauna del parco, tra cui l’orso, il lupo, il cervo, il camoscio, la volpe, l’aquila e il gufo.
Colapesce Dimartino e il concerto bucolico
Al tramonto, con il sole che saluta, nella cornice dei Colli Bassi che si tinge di un colore giallo-arancio abbiamo avuto il piacere di assistere al concerto esclusivo di Colapesce Dimartino a cura di Sky Arte. In quei “campi sconfinati che si arrendono alla sera”, il duo in acustico ha cantato alcune delle loro più note canzoni creando un fermo immagine speciale nel cuore delle persone che vi hanno partecipato. Chiudono il concerto con Bandiera Bianca di Franco Battiato, un canto di protesta contro tutto e tutti (sempre molto attuale, ndr) e poi tutti a cena per brindare alla sesta edizione di ArteParco e a tutte quelle a venire.