Al timone creativo di Ferrari dal 2019, Rocco Iannone per la stagione spring-summer 24 alza l’asticella e porta in passerella una collezione desiderabilissima che parla del desiderio dell’uomo. Perché è proprio questo sentimento che sprona il genere umano a compiere azioni: è una forza, una spinta quasi impossibile da combattere e fermare. Desiderio, che spesso viene identificato con il colore rosso, caro alla Casa di Maranello.
Il potere del desiderio è una libertà che ci sprona, che ci fa immergere in nuove dimensioni, in nuovi design ed estetiche. È un sentimento senza tempo, e senza confini, che da sempre pulsa nel cuore dell’universo Ferrari generando, in chi lo vive e lo circonda, un riflesso di passione incondizionata. E Rocco Iannone per questa nuova stagione va verso una nuova dimensione di complessa semplificazione e di pura sublimazione. Perché sono i sentimenti, prima ancora degli oggetti, a guidare il percorso di emozione, evoluzione ed elevazione di una collezione che emana, attraverso la moda, tutto il fascino e la potenza di Ferrari.
Troviamo così i codici stilistici del brand, come racing, workwear e tailoring, filtrati, sintetizzati e amplificati per portare il corpo al centro della scena, esaltandone la bellezza e la sensualità attraverso l’essenza della forma, del colore e della materia. Il corpo essenziale è al centro della collezione, come l’orchestra durante lo show che suona e, attorno, sfilano modelle e modelli come in una pista di Formula 1.
Rocco Iannone porta in passerella una collezione chiara, è un crescendo di stili e di cromatismi. Si parte dal bianco per arrivare poi al Rosso, passando per il nude, che sottolinea l’attenzione verso il corpo di questa stagione, e poi dal denim al blu notte per arrivare al nero.
Il creativo fa un’operazione volta al togliere su 8 temi di prodotto. Riduce sempre più per arrivare all’essenza dell’oggetto. Riduce per enfatizzare, reitera per identificare. Le silhouette si accorciano, si allungano e si dilatano attraverso le linee curve, le maniche arrotondate, i tagli anatomici e i volumi esagerati. In passerella sfrecciano giacche e minigonne, tracksuit, abiti in versione corta e midi, poi pantaloni, bluse e gonne a matita. Con Ferrari nasce un nuovo linguaggio del corpo che per la spring-summer 24 è pronto a indossare il Rosso Corsa.
“Il desiderio è l’essenza dell’uomo”, diceva Spinoza. È quella forza di attuazione infinita, all’interno di un corpo finito, non concretizzabile in un oggetto, ma che si inscrive in una cornice valoriale: quella del Cavallino Rampante.