Dopo mesi di voci, bozzetti e una buona dose di teaser lanciati da Rolex, allo scoccare della mezzanotte sono state presentate le novità 2020. Tra loro, le più attese riguardavano di certo il Rolex Submariner, il modello che aveva creato più hype tra gli appassionati, e che riceve effettivamente una nuova la referenza, nuovi colori, un “nuovo” meccanismo e un design un po’ più snello. Ma forse parlare di un nuovo modello è un po’ troppo.
La storia di questo Submariner ci ricorda un po’ quella della Porsche Carrera, sempre fedele a se stessa, splendide forme e bella sostanza, con il prezzo che lievita ogni anno all’introduzione del nuovo gadget elettronico, fino a quando arriva il modello nuovo. Ecco, qui forse siamo al livello di un facelift.
Per chi era abituato ai vecchi Sub, l’introduzione a Baselworld 2010 della ghiera in ceramica e della cassa massiccia aveva fatto storcere e non poco il naso. Era forse la prima volta che veniva snaturato in maniera così importante, ma avevano portato l’orologio subacqueo per antonomasia nel nuovo millennio, garantendo tanta tecnologia e affidabilità in più.
Dopo dieci anni ecco che la Casa della Corona, ormai dissociatasi da Baselworld con la scusa del Coronavirus, decide di rinnovare il proprio modello icona e di dare una ritoccata anche ai listini.
Bigger is better, almeno secondo Rolex. La novità forse più importante delle nuove referenze - 124060, 126610, 126613 - è che per la prima volta il best seller supera la soglia dei 40 mm, portandosi a 41 ma, soprattutto, riceve finalmente delle anse più rastremate che armonizzano la linea della cassa. Un piccolo ritocco è stato fatto anche al bracciale Oyster che guadagna qualcosa in larghezza per renderlo più stabile al polso.
Anche il cuore cambia, con il movimento 3135 che viene sostituito dal più recente 3235 che, però, non è proprio una novità assoluta dato che trovava già posto da più di tre anni all’interno dell’iconico Datejust. La vera novità di quest’anno è il Calibro 3230 del No Date, che è stato introdotto anche sui nuovi Oyster Perpetual.
Sembra che quindi la novità più grossa, in soldoni, siano i nuovi colori che alla fine sono quelli che rendono effettivamente cool l’orologio una volta al polso dei meno esperti. Oltre al classico nero, il Submariner Date viene presentato con il nuovo abbinamento ghiera Cerachrom verde e quadrante nero, per quanto riguarda il modello in acciaio e quadrante nero accostato alla lunetta blu per l’oro bianco.
Rolex ha sempre aggiornato il proprio listino ogni anno, e nel 2020 i prezzi sono saliti di 200 euro per quanto riguarda i modelli in acciaio. Ma come diavolo è possibile che la lunetta verde del Data costi 400 euro in più rispetto a quella nera dello stesso modello? In questo caso il prezzo arriva a 9.150 euro, contro gli 8.750 dell’altro.
Al momento del lancio e fino a metà della mattina del giorno successivo, una scelta incomprensibile sembrava poi arrivare anche dalla versione acciaio e oro che, sebbene fosse sempre proposta in blu e nero, perdeva la corona di carica TripLock in oro facendo posto all’acciaio. C’era chi aveva parlato di un taglio nei costi per un orologio da quasi 14.000 euro, in realtà si è trattato di un errore di Rolex nella pubblicazione delle foto, creando così un corona gate.
Novità anche per lo Sky Dweller, il modello ideato per gli amanti del volo, che per le opzioni in oro giallo e oro rosa riceve il bracciale Oysterflex, che li rende un po’ più sportivi e meno impegnativi (non che si disdegni un bracciale in oro massiccio al polso).
Altra news per il 2020 è il restyling del classico Oyster Perpetual da 36 mm, spesso bistrattato perché è il modello d’accesso, che guadagna dei quadranti super colorati che strizzano l’occhio ai fighetti più giovani: rosso corallo, verde, candy pink e giallo. Stessi colori, tranne che per il candy pink, anche per la versione da 41 mm, che meglio si adatta a un polso maschile.
Possiamo parlare di una rivoluzione? Assolutamente no. Anche perché sembra un po’ un rimestone, soprattutto per il Submariner. Certo, i colori nuovi fanno piacere, ma direi di parlare di facelift piuttosto che di novità sconvolgenti, come molti appassionati si aspettavano. E speravano.
Nel frattempo anche la fiorentina Panerai si è mossa, presentando due edizioni limitate per l’autunno.