Alberto Porta, giornalista e storico inviato del Motomondiale di Mediaset, è stato massacrato sui social dopo aver commentato la vicenda del colpo sul sedere da parte di un tifoso della Fiorentina a Greta Beccaglia di Toscana Tv.
“Ci si scandalizza per una goliardica pacca sul culo a una giornalista e non per tutte quelle menzogne che tanti giornalisti sono costretti a scrivere ogni giorno”, ha scritto Porta nel primo di quella che si è rivelata poi essere una serie di tweet sul tema.
Parole che hanno scatenato centinaia di commenti di insulti. Uno tra i pochi non impubblicabili, per quanto durissimo oltre che generalizzante contro gli uomini, quello della scrittrice e conduttrice femminista Giulia Blasi: “I corpi delle donne NON SONO A DISPOSIZIONE per la vostra “goliardia”, che francamente potrebbe trovare migliore espressione se vi deste fuoco. Eccovi la cultura dello stupro, papale papale”.
Dopo la shitstorm – come di consueto molto più volenta e offensiva del commento iniziale, comunque la si pensi sul tema – Porta ha continuato a twittare: “Da domani vietata la proiezione di C’era una volta il West”.
E poi: “E non ho giustificato la pacca sul culo, ma solo detto che c’è molto di peggio che rovina la vita di tanta gente. Svegliatevi!”
“Mi dispiace per tutte quelle vittime del politicamente corretto che non hanno capito”.
“Grazie delle molestie”.
“Ho capito che leggere fino in fondo un tweet comporta eccessiva fatica”.
Perentoria la conclusione di Porta: “Vi importasse qualcosa delle colleghe giornaliste afghane ammazzate sarei d’accordo con voi”.