Mentre si è svolta a Milano la manifestazione Fridays for Future, seguita allo Youth4Climate, che ha portato in Italia oltre 400 giovani da quasi 200 paesi, si riapre il dibattito sulla transizione ecologica. A intervenire sulla questione che sta tenendo banco in questi giorni anche Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dell’esecutivo dei Verdi, il quale ci ha spiegato perché “è un processo che non possiamo permetterci di bloccare”. E così, mentre Greta Thunberg e Vanessa Nakate sfilavano alla testa del corteo, il Co-Portavoce di Europa Verde ha voluto sostenere la manifestazione: “Guardiamo con molta simpatia questo movimento, che ha molte ragioni che sono però malamente attaccate da certi settori della politica e imprenditoriali che frenano la transizione ecologica e i processi di cambiamento sia energetici che dal punto di vista ambientale. Una caratteristica tipica del nostro paese”.
In seguito, Bonelli ha commentato criticamente le promesse fatte dal premier Draghi e dal ministro Cingolani: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Purtroppo, c’è un brutto vizio della politica italiana di utilizzare questi momenti per incorniciare belle parole. Ma oggi c’è stato il regalo avvelenato da parte di Cingolani, visto che stanotte è scaduta, proprio perché il ministro non ha presentato il piano, la moratoria sulle trivelle. Da oggi quindi hanno ripreso efficacia sia in terra che in mare. C’è una distanza fastidiosa nel loro atteggiamento, quando dichiara che la transizione sarà un bagno di sangue e attacca l’auto elettrica, mentre tutta Europa sta andando in quella direzione”. Per questo si è detto anche “preoccupato per la nostra economia, oltre che per il futuro del clima, perché se questo è l’atteggiamento del governo italiano pagheremo un prezzo molto alto dal punto di vista delle crisi industriali da parte di chi non ha messo in pratica processi di riconversione, in particolare nel settore dell’automotive”.
E proprio sul settore dell’auto il Co-Portavoce di Europa Verde ha voluto quasi lanciare un appello: “Basta dubbi sull’auto elettrica. È evidente il processo anche per le industrie automobilistiche globali che stanno andando in quella direzione. C’è una campagna contro l’auto elettrica che va assolutamente respinta. Il tema oggi sulla mobilità è strettamente legato all’elettrificazione, che è fondamentale sia sul settore privato che pubblico. Da un lato per contrastare la crisi ambientale e di inquinamento e dall’altro per dare rilancio alla produzione”. E ha concluso: “I processi tecnologici sono in fase avanzata e ci sono investimenti importanti dell’Europa per le batterie. È un processo che non possiamo permetterci di bloccare”.