La questione auto elettrica è tornata ieri sera protagonista all’interno della trasmissione di Corrado Formigli Piazza Pulita e sono emersi degli aspetti particolarmente interessanti. Dopo la scorsa puntata, stavolta sono sati chiamati diversi esperti del settore. Il dibattito, che ha seguito quello delle violenze legate alla protesta anti-Green Pass, ha messo in luce in particolare il numero uno di Enel X, Francesco Venturini, che ha chiarito alcuni aspetti decisivi per la piena sostenibilità dell’elettrico nel nostro paese. Di seguito le sue dichiarazioni, sollecitate dal conduttore del programma di La7.
Venturini, quanto ci vorrà ad avere tutte le colonnine necessarie da Aosta a Reggio Calabria?
“Dipende che strada facciamo. Se prendiamo una strada statale io penso che ci vorrà poco tempo. Se continuiamo a sperare che invece le colonnine saranno messe in autostrada, con i ritmi che abbiamo in questo momento in Italia, ci vorrà tanto tempo”.
Quindi, arriveranno molto prima sulle strade statali?
“Suggerisco di iniziare a mettere le colonnine in autostrada. Che, come sappiamo, purtroppo è un problema. Esiste una legge europea del 2016, recepita nel 2018 in Italia, che purtroppo è totalmente disattesa. Questa legge obbliga i concessionari a mettere colonnine sull’autostrada”.
Altra questione riguarda i tempi di ricarica. Quando riusciremo ad avere delle ricariche davvero veloci?
“Dipende tantissimo dalla tecnologia di cui stiamo parlando. Ci sono auto che attualmente ricaricano a potenza molto alta, ma la tecnologia sta ancora evolvendo. Noi abbiamo stazioni di ricarica a 350 kilowatt, però non ci sono automobili in questo momento in grado di ricaricare a quella potenza, perché usciranno nei prossimi 18 mesi. Stiamo già sperimentando stazioni in grado di ricaricare a 900 kilowatt. Quando hai una batteria a 90 kilowatt vuol dire moltiplicare il tempo di ricarica sostanzialmente per un’ora diviso dieci, quindi arrivando a sei minuti. Quindi andiamo verso quei tempi lì, cioè i tempi di un benzinaio. È soltanto una questione di progresso tecnologico”.
Quanto ci vorrà per arrivarci?
“Io non faccio automobili, ma stazioni di ricarica. Anzi, siamo uno dei più grandi player del mondo. Direi un orgoglio nazionale. A parte questo, la tecnologia delle batterie e delle le auto fa parte di una industria con cui lavoriamo ma che non dipende da noi”.
In seguito, Francesco Venturini ha chiarito alcuni aspetti emersi durante la trasmissione.
“La scelta che è stata fatta a suo tempo sulla benzina, quindi sul petrolio, è dovuta al fatto che 150 anni fa l’infrastruttura elettrica non era dov‘è oggi. E quindi era più facile portare il petrolio in mezzo agli Stati Uniti con un camion. Ora l’infrastruttura elettrica è tra quelle costruite dall’uomo più estesa che ci sia al mondo”. L’ad di Enel X ha poi smentito che l’America sia più avanti rispetto a noi nella distribuzione di colonnine elettriche: “Quando parliamo degli Stati Uniti come di un territorio con una enorme densità di colonnine, in realtà parliamo di un Paese che rispetto ad Europa e Cina è più indietro. Si sta parlando di un rapporto uno a due”. Così come, Venturini ha sottolineato come mai la compagnia di Elon Musk abbia così tanto successo sul mercato: “Tesla ha venduto più di Mercedes, Audi e Bmw insieme negli ultimi tre mesi perché ha una macchina che attrae il cliente. E questa gli altri non ce l’hanno”. Infine, ha spiegato che non c’è stata nessuna imposizione da parte dell’Europa nella scelta delle auto elettriche: “L’Unione Europea non ha scelto l’elettrico. Non ha imposto nulla in questo senso. Ha imposto dei criteri di abbassamento della CO2 ed è stata l’industria automobilistica che ha scelto l’elettrico. Questo perché è molto più efficiente di qualsiasi altra tecnologia”.