“Tutto cominciò negli anni ‘60, in una stanza privata dell'albergo più importante di Budapest, dove due signori mostrarono il tesserino dei servizi segreti ungheresi e chiesero alla splendida cameriera diciottenne Ilona Staller di mettere il suo corpo al servizio della patria”. Così inizia l'autobiografia di una donna, conosciuta ai più come Cicciolina, che ha lasciato un segno profondissimo nell'immaginario collettivo degli italiani e che oggi compie 70 anni. Il libro si intitolava “Per amore e per forza” (Mondadori, 2007) e sembra la sintesi perfetta della sua esistenza fra trasgressioni e libertà sessuali, dai film a luci rosse alla Camera dei Deputati, dalla carriera musicale al matrimonio naufragato con l’artista più valutato al mondo, fino all’odierna passione per gli scacchi che per assonanza ricordano il suo pigmalione Riccardo Schicchi, che ne intuì per primo le potenzialità.
Per comprendere la profondità di quello che ha rappresentato, si possono poi citare due personalità che, in ambiti diversi, l’hanno omaggiata in questi giorni. Il primo è l’ex magistrato Carlo Nordio, il quale ha spiegato che Cicciolina è stata la prima a scompaginare “molte delle variazioni che un tempo i manuali di psicopatologia forense definivano 'depravate' e fu protagonista attiva e geniale della transizione dolce e ironica da una visione bigotta della sessualità a una più liberale tolleranza delle capricciose tendenze individuali”, ha scritto su Il Messaggero, dove ha tracciato un ritratto di Ilona Staller: “L'abile imprenditrice seppe fare del corpo, che Shakespeare definiva fangosa veste di decadenza, il simbolo di una rivoluzione di costume e persino di giurisprudenza”. Anche perché Nel 1970 Cicciolina, ricorda Nordio, “si trasferì in Italia e in breve divenne la diva più nota nel controverso settore dell'erotismo. Girò oltre 50 film, e squadernò molte delle variazioni che un tempo i manuali di psicopatologia forense definivano depravate. Per esempio si esibì in pubblico, rievocando quelle tendenze parazoofile che Voltaire attribuiva a Oolla e Ooliba, le due sorelle maledette dal profeta Ezechiele”.
La seconda personalità a celebrarla è Giampiero Mughini che ha esordito dicendo che “se Brigitte Bardot creò l'uomo moderno, Cicciolina ha spinto oltre la sensualità”. Lo scrittore, nonché cultore nel campo dell’erotismo, a Il Giorno ha spiegato: “Non si può pronunciare il nome di Cicciolina senza fare quello di Riccardo Schicchi, che fu il suo inventore. Schicchi prese una giovane ungherese senza arte né parte, dotata della sola bellezza, e le seppe dare un destino e una vocazione”. E dopo “il passaggio ulteriore al mercato del sesso e della pornografia” si diede alla politica e "nel 1987, gli elettori, allora equivalenti a quelli che successivamente voteranno Cinque Stelle, mandarono Cicciolina in Parlamento”. Ma la vera rivoluzione di Cicciolina, ha sottolineato Mughini, è un’altra: “Perché venivamo da un regime di sessuofobia paurosa. Io a 20 anni non sapevo niente della valenza, delle attitudini, delle potenzialità del corpo di una donna. Negli anni '60 qualcosa già appariva, la regina di tutte era Brigitte Bardot, in un mio libro ho scritto che fu la donna che creò l'uomo moderno. Ci fece percorrere un gradino ulteriore nella provocazione, nella sensualità comprata e venduta. E Cicciolina fu una delle molte rivoluzioni che caratterizzarono gli anni '60 e '70, l'ultimo arrovesciamento del '900. Gli italiani abbandonarono un po' della loro ipocrisia e sessuofobia”.
Nata il 26 novembre del 1951 a Budapest. Due nazionalità, ungherese per nascita e italiana per adozione e per matrimonio. Tante vite dall'infanzia all’odierna maturità, da quando il padre abbandona la famiglia e lei vive con la madre ostetrica e il patrigno. Una adolescenza avviata nel segno dell'arte, dedita agli studi musicali di violino e pianoforte e poi di danza classica e moderna, infine sfociata a soli 13 anni nel mondo dell'immagine, come modella in una agenzia fotografica. Poi va a fare la cameriera in un hotel, dove “collabora” anche in qualità di spia nei confronti di facoltosi uomini d'affari americani, finché incontra un cliente calabrese, lo segue in Italia e lo sposa. Nel Belpaese conosce poi Riccardo Schicchi e comincia una seconda vita a fianco del manager che la lancerà in un programma radiofonico notturno conquistandosi il nomignolo di Cicciolina, visto che 'cicciolini' e 'ciccioline' erano i vezzeggiativi con i quali si rivolgeva ai radioascoltatori durante le loro conversazioni telefoniche a sfondo erotico. Visto il successo che riscontra, avvenne naturale l’incontro con il cinema, con la partecipazione tra il 1975 e il 1976 a film del ciclo della commedia sexy all'italiana come La liceale e La supplente. Ma reciterà anche in pellicole d'autore, diretta da Alberto Lattuada in Cuore di cane e da Miklos Jancsò per Vizi privati pubbliche virtù. Sempre nel 1976 il primo nudo integrale in un locale italiano, mentre lo sbarco in tv è di qualche anno dopo, nel 1980 con C'era due volte per la regia di Enzo Trapani in seconda serata su Rai2, dove si esibisce in compagnia di un pitone (di sua proprietà).
È questo il periodo della svolta che segnerà la sua carriera, con la scelta della pornografia. A partire dal 1983 con la fondazione insieme a Riccardo Schicchi dell'agenzia Diva Futura, con la quale scopriranno Moana Pozzi, Ramba, Barbarella. È tale la sua popolarità, che due anni dopo entra in politica e lo fa dalla porta principale: prima aderisce al Partito Radicale e alle sue battaglie antinucleari, poi nel 1987 si presenta e viene eletta in Parlamento, a furor di popolo, visto che conquista il secondo posto per voti di preferenza nella sua lista elettorale dopo il leader storico Marco Pannella. Nel 1992 tenta il bis fondando un suo movimento, il Partito dell'Amore assieme a Moana Pozzi, ma senza successo.
Tanto turbolenta sulla scena pubblica quanto nella vita privata. Nel 1991 sposa lo scultore d'avanguardia statunitense Jeff Koons, oggi l’artista più pagato al mondo, ma il matrimonio naufraga dopo poco più di un paio d'anni. Lei si trasferisce negli Usa e ingaggia una battaglia legale per ottenere l'affidamento di suo figlio Ludwig. Il tribunale italiano le dà ragione, pur condannandola a 8 mesi di reclusione per aver rapito il figlio negli Stati Uniti e averlo portato in Italia. Infine, viene assolta nel processo internazionale intitolato proprio “Ilona Staller”. Legata a quella vicenda, ancora in questi giorni ha fatto discutere l’asta segreta che si è tenuta in una suite presidenziale di un hotel di lusso di Dubai e che ha richiamato collezionisti di tutto il mondo a caccia di almeno una delle cento diapositive originali inedite della serie “Made in Heaven”, foto che immortalano l’artista americano Jeff Koons proprio con l’ex moglie Ilona Staller, in arte Cicciolina, per anni sua musa ispiratrice. “Quattro diapositive saranno cedute al Prado, al Musée d’Orsay, alla National Gallery e al Metropolitan Museum” ha raccontato Luca Di Carlo, noto con lo pseudonimo ‘L’avvocato del diavolo’, già difensore, oltre che di Koons e Ilona Staller, anche di Michael Jackson e della famiglia di Pablo Escobar. “La prima foto ha raggiunto subito i 296mila dollari”, mentre la più pagata finora è arrivata appunto a 398mila dollari, e “ad aggiudicarsela – ha svelato il legale – è stato un collezionista di Pechino”.
Che Cicciolina sia sempre “andata al massimo” lo ha testimoniato lei stessa recentemente, quando ha rivelato al settimanale un retroscena su Vasco Rossi e un loro incontro avvenuto molti anni fa, definendolo un vero e proprio rimpianto. Questo l’episodio: “Molti anni fa ero sul palco al Bandiera Gialla e quella sera c’era un giovanissimo Vasco Rossi che era stupendo e mi aveva seguito in bagno. E io, scema io, ero uscita da un’altra porta, scappata via. Perché, veramente non lo so”. E a chi potrebbe averla confusa per “una gnocca senza testa” (citando uno sgradevole epiteto rivolto in tv a Rula Jebreal), in realtà Ilona Staller ha dimostrato che anche il cervello le funziona, eccome. Ultimamente, infatti, si è data agli scacchi e con ottimi risultati: due partite vinte, una pareggiata e una persa. Questo il risultato dell'originale sfida che si è tenuta a Perugia nel luglio scorso e che l’ha vista come protagonista. Tecnicamente una “vittoria ai punti” in una simultanea con un quadruplice duello. E lei, candidamente, ha confessato: “Ho iniziato da bambina con mio padre e in pochi conoscevano questo mio lato B”. A 70 anni ancora è in grado di stupire, per questo se Cicciolina non fosse esistita, avremmo dovuto ingegnarci per inventarla.