“Non c'è Coviddi”. Non siamo a Mondello con Angela, signora indiscussa dei meme e dei video virali di questa fase estiva, ma in Croazia dove una ragazza italiana lo ha detto con il sorriso al Tg1. E come lei, fino a poche ore fa, si susseguivano le dichiarazioni di persone (soprattutto giovani) che in giro per le discoteche e le spiagge del Belpaese sostenevano, con una punta di sarcasmo che, no, di Covid nei luoghi turistici e di aggregazione (come le disco) non ce n’era neanche l’ombra. Eppure, i numeri gli danno torto e i focolai sono stati registrati proprio in quelle zone, tanto che il governo è dovuto correre ai ripari.
E così, mentre il ministro Speranza firmava l'ordinanza valida fino al 7 settembre che prevede come, nei luoghi di assembramento, naso e bocca vadano coperti dalle 18 alle 6 e che è espressamente vietato ballare in lidi, stabilimenti, spiagge libere e attrezzate o alberghi, sui social si scatenava il pandemonio. “Ci vogliono richiudere in casa” oppure “preferiscono far fallire l’Italia” si legge in numerosi post o tweet che rendono bene l'umore di quella parte di opinione pubblica che, forse, non ha mai creduto fino in fondo alla tragedia scatenata dalla pandemia. Ma stavolta, sono gli stessi artisti – in particolare i più amati e seguiti durante l’estate – a sgridare i propri fans per riportarli a ragionare con buonsenso.
Il primo a prendere la decisione di annullare i live era stato Gigi D'Agostino, che con un comunicato ufficiale aveva avvisato che il concerto previsto per Ferragosto a Rimini non si sarebbe tenuto. Dopo di lui anche Elettra Lamborghini ha cancellato i propri impegni (non prima delle critiche per una serata a Gallipoli). Ora, però, sembra che il trend si stia estendendo a tutto (o quasi) il mondo della musica.
Fra i più duri a essersi rivolti via Instagram, sono Linus e Gabry Ponte. Lo speaker radiofonico in un lungo post, ha ripercorso l’ultimo periodo che è apparso schizofrenico: “Perché le avete fatte aprire, eravate ubriachi o interessati?” e ha proseguito: “Ho dovuto mordermi la lingua a lungo per infilarmi nelle polemiche. Adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi: ma come puoi pensare che la gente in un locale non faccia ciò per cui è andata, cioè stare insieme?”. E fa un parallelismo con Ibiza: "Hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse, mente da noi ogni Regione poteva decidere in funzione del numero dei casi. Perché si sa, nei locali al mare vanno solo i ragazzi del posto e non i turisti...”. Altrettando duro Gabry Ponte, uno dei dj italiani più famosi al mondo. L’ex membro degli Eiffel 65 se la è presa con chi non ha rispettato le regole: "Avete fatto i coglioni e questo è il risultato. Ce lo meritiamo”.
Altrettanto critico il cantautore Motta, che sempre via Instagram ha mandato tutti “a quel paese” rievocando anche la strage di Corinaldo, dove per un concerto di Sfera Ebbasta privo delle misure di sicurezza morirono diverse persone: “Il mondo della musica si è praticamente fermato mesi fa e c’è ancora gente che giustifica l’operato delle discoteche, dei soldi in nero, dei dj set/concerti (?) che ancora prima del Coronavirus hanno provocato stragi. Andatevene affanculo e rispettate le regole come tutti”.
Finora, l’unica irriducibile a esporsi pubblicamente è Daniela Santanché: “La mia discoteca resta aperta” ha confermato. La senatrice di Fratelli d'Italia si è scagliata contro il provvedimento del Governo che, a suo parere, “reprime la libertà". E qui corre la memoria a una delle battute che hanno spopolato sul sito Spinoza.it: “Roma, studenti assembrati e senza mascherina ai test d'ingresso di Medicina. Vale come preselezione”.