Più che la cronaca di un arresto è l’ennesimo episodio di un dramma personale che continua da tempo. Quello di Fabrizio Corona, 47 anni, che oggi è stato costretto a tornare in carcere dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza di revocargli gli arresti domiciliari. In tarda mattinata, però, non appena ha appreso la notizia l’ex re dei paparazzi ha avuto una reazione incontrollata, che è stata pubblicata anche nelle sue storie Instagram.
Corona ha compiuto azioni di autolesionismo, prima tagliandosi le braccia e poi cospargendosi il viso di sangue. In diretta su social, in quelle condizioni, lo si sente poi inveire contro i magistrati: "Sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie". Ma è quando è arriva la polizia – oltre a una ambulanza – che si scatena il putiferio.
Nella casa ormai piena di sangue, con Corona che ne era completamente imbrattato sia sul visto che su maglietta e scarpe, una decina di agenti hanno tentato di farlo calmare per permettere ai sanitari di medicarlo. Alla presenza dell’avvocato Ivano Chiesa, dell’assistente Francesca Persi e del personal trainer Nathan Martelloni, il clima è sembrato piano piano distendersi, anche per l’arrivo della madre di Corona, Gabriella, che in lacrime prima si è sentita male e poi è stata consolata da lui stesso. Ma è una volta all’esterno che si crea un pandemonio.
Qui tutte le foto delle fasi dell'arresto: in casa di Corona, in strada, nell'ambulanza
Una volta uscito in strada, infatti, Corona si è accorto di non avere con sé il cellulare e ha cominciato a cercarlo. Quando è stato chiaro che era stato preso dalla Polizia senza averne il permesso sono intervenuti prima i suoi avvocati e poi è sceso lui dall'ambulanza e ha cominciato ainveire contro gli agenti. Da qui la situazione è degenerata. Il cellulare è stato preso dall'avvocato Chiesa, Corona però non si è calmato: prima ha sfondato un vetro con un pugno e poi ha tentato di compiere lo stesse gesto con la testa. Bloccato da dietro ha tirato un calcio, frantumando il vetro del tutto. A questo punto si è innescato una rissa fra lui e alcuni agenti che lo hanno buttato a terra e sono riusciti a bloccarlo. Nel mentre, la madre che ha assistito alla scena è tornata a disperarsi, urlando: “Me lo volete ammazzare, lasciatelo stare. È malato”.
Alla fine, i poliziotti sono riusciti ad ammanettarlo, a farlo salire sull’ambulanza e a condurlo all’ospedale Niguarda per le cure del caso. Adesso è sedato lì e in seguito verrà trasferito al carcere di Bollate.
Nel frattempo. Alcune persone che hanno assistito alla scena dalle finestre circostanti, hanno voluto incitarlo: “Vai Fabrizio!”, mentre è il personal trainer che ci ha spiegato perché, a suo dire, sia stata commessa una esagerazione: “L’altro volta qualche errore può averlo commesso, stavolta non è mai uscito di casa. Lavorava, si atteneva alle regole, quindi non è una cosa corretta. Trattato in questo modo, come se fosse un criminale pericoloso” ha detto Nathan Martelloni, il quale conosce bene anche le denunce che l’ex moglie di Corona, Nina Moric, ha sporto nei sui confronti: “Non l'ho mai visto picchiare o sequestrare suo figlio. Anzi, lo ha aiutato nelle sue problematiche. Quando è stato accusato si è difeso come padre, non come personaggio televisivo” e ha concluso amaramente: “Non ho mai visto tante volanti della polizia neanche in Gomorra. Un fulmine a ciel sereno, era davvero esasperato dopo otto arresti del genere”.
Lo ricordiamo, Fabrizio Corona deve scontare un residuo di pena per complessivi due anni e sei mesi, pertanto potrebbe tornare in libertà nel 2023. Nel calcolo sono già inclusi i nove mesi già scontati in regime di affidamento terapeutico.