Quando tutti sono contro a qualcuno e lo mettono all’angolo il mio carattere da Bastian contrario mi porta, se non è accusato di reati più che provati gravi, a essere più che prudente nel giudizio. I giustizialisti non mi sono mai piaciuti: tutti vergini e santi se si tratta di giudicare fuori dalla loro casa. E così recentemente qualche leone da tastiera (ovviamente anonimo, come sempre) che non aveva nulla di meglio da fare mi ha accusato di essere un lacchè di Federico Lucia, in arte Fedez, solo perché ho sottolineato quanto gli dobbiamo dalla raccolta di fondi per allargare la terapia intensiva al San Raffaele di Milano (aiutato da Chiara Ferragni, un reparto che ha curato 100 persone gravemente malate di Covid di cui 50 intubati), alla campagna per la donazione di sangue, alla sua fondazione (uscita indenne da ogni controllo anche da odiatori col coltello tra i denti). Non sono amico di Fedez, l’ho incrociato solo una volta in aereo e non ci siamo nemmeno parlati, poi solo qualche messaggio via WhatsApp. Ho letto che usciva con il suo nuovo disco, prima mi aveva scritto che mai e poi mai avrebbe parlato male della madre dei suoi figli, e ho applaudito. Certo che poi, uscito il suo singolo con Emis Killa, “Sexy Shop”, sono rimasto spiazzato, ma che, mi ha preso per i fondelli?
Il disco ha già spaccato, divertente, ma le parole… Qualche passo se lo poteva evitare e non è stato elegante (ma non credo che l’eleganza per lui sia una priorità). «Per tutti è già una revenge song canzone di vendetta», ha scritto Radio Deejay. È una moda lanciata da Shakira quando Gerard Piquet, ex calciatore, l’ha cornificata pubblicamente e lei, femminista come lei sola, insultando la rivale, gli ha cantato che ha scambiato una Ferrari per una Twingo. «Ma non è una roba alla Shakira», ribadisce Fedez. Insomma, se non è zuppa è pan bagnato: ce l’aveva su con Chiara Ferragni ormai quasi sua ex moglie, se no perché scrivere «È una vita in salita / una storia infinita / che poi è finita, ho male alle dita / perché farci del male» Poteva bastare, ma Fedez ha aggiunto: «è una fede nuziale / con il foro d’uscita». In effetti non ci avevo pensato che la fede nuziale è un grande foro circondato di metallo (la mia è in oro bianco). Poteva bastare, ma ecco l’affondo finale: «io ti ho sfiorata, tu sei sfiorita». La canzone si conclude con un «e anche se chiedo perdono / dici che sono un bastardo». Dopo quel «sei sfiorita», caro Fedez, aspettati qualcosa di peggio.