I grandi della Terra (quelli “buoni”, perché quelli “cattivi” non partecipano nemmeno) stanno offrendo numerosi argomenti a coloro i quali sono convinti che, oltre a essere dannosi, eventi come il Cop26 sul clima di Glasgow, che sta facendo seguito all’altrettanto discutibile G20 di Roma, siano dannosi.
I leader radunati in Scozia, che tra le altre cose spingono per la messa al bando delle auto con motore termico perché “inquinano”, sono 120 e sono arrivati a bordo almeno di 52 jet solo nella giornata di domenica e su almeno 400 jet totali, secondo le stime della stampa anglosassone che potrebbero genererare “13mila tonnellate di emissioni di CO2, l’equivalente di quella prodotta da 1.600 inglesi in un anno”, stando al Daily Mail. E che notoriamente sono ecologici. Persino il rientro a Londra del premier britannico Boris Johnson. Nel video qui sotto è possibile rendersi conto dell’ingorgo di velivoli sul cielo della riunione che dovrebbe trovare delle soluzioni contro il cambiamento climatico.
Pesano, poi, le assenze rilevanti del presidente cinese Xi Jinping, del presidente brasiliano Jair Bolsonaro e del presidente russo Vladimir Putin, ma al momento costoro hanno fatto perlomeno meno danni, evitando il volo per fare passerella. In tutto questo, come già dal G20, non emergono notizie in alcun modo rilevanti sulle strategie ambientali.
A proposito di auto da mettere al bando (a patto che siano quelle della gente comune), anche in Scozia si è vista poi l’ormai mitologica scorta di 85 mezzi per portare in giro il presidente americano Joe Biden sulla sua colossale limousine che fa praticamente un chilometro con un litro (e che non a caso è stata immortalata al distributore).
Biden talmente interessato alla conferenza da addormentarsi in mondovisione. Non è certo la prima volta, ma è un altro sintomo del “peso” di questo e analoghi appuntamenti.