Il presentatore inglese, volto simbolo di Top Gear, torna a parlare di ecologia e ambiente sulle pagine del The Sun, nell'ormai famosa e dissacrante rubrica settimanale. Dopo essersi schierato contro Greta Thunberg, aver parlato dei problemi del Regno Unito con trasporti ed energia, ed essersi tirato addosso le ire degli ambientalisti più infervorati, questa volta il presentatore espone i suoi dubbi sull'utilità del Glasgow Climate Summit 2021, un importante momento di confronto internazionale sui temi ambientali che prenderà il via il prossimo 31 ottobre.
Ma sarà davvero importante? Secondo Clarkson no, perché dopo molti eventi ideati per parlare di cambiamento, di transizione ecologica e di inquinamento, una soluzione appare ancora lontana: "Da tutta la settimana sui social gira questo appello per i leader mondiali - ha scritto il presentatore - in occasione di Glasgow, chiamato 'azione oggi'. E fondamentalmente il concetto è che la gente non vuole che i politici se ne stiano lì seduti a parlare. Quindi cosa vogliono invece? Vogliono che cantino? Vogliono vederli fare origami con gli animali?". Il vero problema è che quando i politici smettono di parlare e "fanno" qualcosa, perché di solito è un disastro. Tipo la guerra in Iraq".
Con la solita ironia dissacrante Clarkson si chiede quindi che cosa possano fare, i politici internazionali a Glasgow, in alternativa alle solite chiacchiere sul clima: "Sul fronte green, i nostri gloriosi leader in Gran Bretagna hanno deciso di vietare i motori a combustione interna, il che è stupido, hanno detto che vogliono piantare 30 milioni di alberi che non hanno e recentemente hanno detto che gli agricoltori devono usare gli escrementi degli animali per fertilizzare i loro campi e successivamente che gli agricoltori NON devono utilizzare escrementi di animali per fertilizzare i loro campi".
Quando decidono di fare qualcosa quindi, quel "qualcosa" è comunque molto confuso: "Fortunatamente, non è probabile che otterranno qualcosa a Glasgow anche se lo volessero, perché il Presidente cinese Xi ha annunciato che non ci sarà, probabilmente perché quel giorno starà aprendo una nuova centrale elettrica a carbone. E cercare di risolvere le nostre emissioni di carbonio senza la Cina nella stanza sarebbe come cercare di risolvere il futuro dei giornali senza un rappresentante del The Sun al tavolo".