Mentre il Regno Unito cerca di gestire la crisi nel settore dei trasporti, dovuta all'improvvisa assenza di camionisti nel paese, e l'isteria collettiva scatenata dalla mancanza di carburante, il Governo inglese corre ai ripari cercando di non arrivare al collasso sociale, mentre sul web circolano immagini di risse, assalti a pompe di benzina e code di ore e ore.
E se la situazione carburante non fosse sufficiente a scatenare il panico tra la popolazione, una pesante crisi energetica minaccia il Regno Unito. Ne ha parlato, con i soliti toni ironici e sprezzanti, il presentatore inglese Jeremy Clarkson: "Il cavo che portava l'elettricità dalla Francia all'Inghilterra non esiste più, il prezzo del gas è più che raddoppiato e le nostre preziose pale eoliche sono nel Mare del Nord, senza vita e flosce come il ca**o di un vecchio, perché non c'è vento".
Il volto simbolo di Top Gear continua, nella consueta rubrica settimanale del The Sun, elencando tutti i problemi che avrebbero dovuto insospettire il Governo inglese, arrivato invece impreparato a questa emergenza: "Normalmente avremmo semplicemente acceso le centrali elettriche a carbone, ma ora sono state tutte chiuse in modo che Boris Johnson possa raggiungere il suo obiettivo di emissioni zero. Chiunque con mezzo cervello avrebbe potuto vedere arrivare questa crisi".
La situazione, secondo Clarkson, potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, al contrario di quanto promesso dal Primo Ministro: "Ci è stato detto che le interruzioni di corrente non sono previste. Ma non ne sarei così sicuro".
Il presentatore prosegue elencando tutte le problematiche che verrebbero causate da un'improvvisa assenza di corrente in un momento storico in cui - praticamente ogni cosa - funziona con l'energia elettrica.
"Mi ricordo bene l'ultima volta in cui il paese è rimasto a secco: era il 1974 e non è stato affatto male - racconta Clarkson - Questa volta probabilmente sarò ancora più felice perché saprò che l'intero paese sarà pieno di ragazzini imbronciati, che fissano i loro telefoni morti e pensano: "Beh, se questo è ciò che significa essere a emissioni zero, possiamo aprire il di nuovo alle miniere di carbone?" Strano vero? Le interruzioni di corrente del 1974 siano state causate perché avevamo troppo carbone, e le prossime arriveranno perché non ne abbiamo abbastanza. Come in tutte le cose, quindi, una rotta costante nel mezzo è la soluzione migliore. Dovremmo diventare ecologici, ma con attenzione, non in una grande, folle corsa in preda al panico".