Dopo Cicciolina, Jeremy Clarkson torna a occuparsi di questioni che hanno a che fare con l’Italia. Nella sua rubrica sul Sun, il popolare conduttore inglese ha commentato a modo suo il caso dell’incontro tra David Beckham (sul suo yacht) e la guardia di finanza dopo che i figli minorenni Cruz e Harper erano stati visti dalle forze dell’ordine mentre giravano con le moto d’acqua (attività che nel nostro Paese è concessa solo ai maggiorenni). Una faccenda che si era chiusa pacificamente, tra un selfie e un fist bump (ossia, qualora volessimo usare la nostra lingua tra un autoscatto e un saluto con un pugno contro pugno amichevole).
“Quando Cruz Beckham è stato fermato dalla polizia italiana (in verità si trattava della finanza, ma all’estero la distinzione non è facilmente comprensibile, ndr) mentre guidava una moto d’acqua al largo della costiera amalfitana – scrive Clarkson – la maggior parte delle persone si è chiesta cosa avesse fatto di sbagliato. Io invece ero molto più interessato alla barca da 43 nodi che le forze dell’ordine italiane hanno usato per fermarlo. Dio, era una bellezza. E mi sono chiesto perché gli agenti di frontiera italiani abbiano una dotazione del genere per fermare Cruz Beckham, quando ai nostri ragazzi nel Regno Unito vengono dati solo dei gommoni per fermare metà della popolazione della Libia”.
In verità la costiera amalfitana non è propriamente un luogo di sbarco di clandestini. Prima di invidiare gli italiani dal punto di vista della capacità di fermare i movimenti via mare, forse il buon Jeremy dovrebbe dare un’occhiata a cosa avviene per esempio a Lampedusa…