David Parenzo e Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, hanno fatto pace, o quantomeno sono arrivati a una tregua, dopo anni di litigi. È accaduto grazie a MOW, e in particolare grazie all’intervista fatta a Marchi e Nobile da Moreno Pisto di cui si è discusso alla Zanzara su Radio24.
E pensare che la prima parte della discussione non lasciava ben sperare, proseguendo sulla falsariga della storica ostilità tra i due.
“Leggo un’intervista incredibile – ha esordito il conduttore Giuseppe Cruciani riferendosi al pezzo di MOW – in cui si dice «siamo tornate, vi venderemo tutto, anche la morte». […] Vogliono battere, madre e figlia, un record. Il record è quello di 100 ore in diretta consecutive”.
“Mi vergognerei a tornare in televisione – il commento di Parenzo – dopo quello che hanno fatto le due adorabili signore, madre e figlia”.
“Io – la replica di Nobile – mi vergognerei a fare il cagnolino come fai tu in televisione. Tu fai il cagnolino da lecco della De Gregorio”.
“Posso dirti? Meglio questo che vendere il sale, molto meglio”.
“Nella vita tutti si reinventano. Tu mi hai conosciuto stronza e sono diventata un’altra persona. Io ti ho conosciuto buono e sei diventato stronzo, vedi la vita”.
“Io non sono mai stato buono in realtà”.
“No, no, tu eri buonissimo, quando mi imploravi di venire da te a Telelombardia in diretta”.
“Io non imploravo un cazzo di nessuno. Ti invitavo perché assieme alla tua adorata mamma eri un personaggio. E tu ci venivi perché ti faceva comodo venire evidentemente”.
Seguono accuse e insulti accavallati (tra cui “fama costruita sulle povere vittime” vs “tu sei un poveretto”).
“Io fossi in lei mi nasconderei in una grotta come Bin Laden, non andrei a fare 100 ore in televisione. Mi vergognerei per tutte quelle vittime di una truffa incredibile”.
“Ma vai a cagare”.
“In 100 ore ci sarà il tempo per fare delle scuse, porca la gran puttana?!?”, urla Parenzo.
“Spero che ti venga un ictus così sarebbe una gran notizia. Scusa è una parola per falliti, quello che chiedi tu. Io non chiedo scusa”.
I battibecchi e le minacce da parte di Nobile di chiudere la conversazione continuano, dopodiché Parenzo torna all’intervista di MOW: “Hai fatto un’intervista in cui parli di me senza il mio consenso e rischi la querela”.
“Tu sono vent’anni che parli di me”.
Ma queste scuse arriveranno? “Mai, io non chiedo scusa, non sono un pentito. Si chiede scusa per avere uno sconto di pena. Io non ho avuto né cercato uno sconto di pena, ma sono passati vent’anni. Quindi basta. Io sono andato avanti, Parenzo è rimasto lì, mi dispiace per lui”.
“Ma nelle 100 ore venderete qualcosa?”.
“No assolutamente”.
“Dai, almeno una cosa”.
“Mi hai dato un’idea, venderò te, ma dubito che riuscirò, ma giuro che metterò una sagoma con la tua immagine e provo a venderti. Tutto quello che raccattiamo, a chi lo devolviamo?”
“All’Opera nomadi. Oppure troviamo un’associazione assieme, dai, va bene”.
Quindi, all’improvviso, uno spiraglio di sereno: “Senti David, io ti dico una cosa: io e te ci combattiamo da una vita, non so neanche bene il perché. In realtà io ti vorrei vedere a quattrocchi e capire che cosa c’è, perché io in realtà con te non ho niente”.
“Ma neanch’io con la persona, figuriamoci”.
“David, credimi. Ormai sono diventata grande. Ho 57 anni fra un mese, quindi gli anni son passati. Io son cambiata tanto tanto, credimi. Ti posso dire una cosa?”
“Certo cara”.
“Io lo dico sempre ma lo dico anche a te, ma lo dico perché lo penso, credimi”.
“Certo, certo. Dimmi, dimmi”.
“Di tutto quello che mi è successo, io non accuso mai nessuno, nel senso che la responsabile sono io e tutto quello che mi è successo mi ha cambiata così in modo completo”.
“Allora questo cambia tutto, certo”.
“Mi sento, credimi, una persona talmente diversa, talmente migliore che ringrazio quello che mi è successo. Ti può sembrare paradossale, ma è la verità”.
“E un bel… No, no, no, senza ironia. Troviamoci e mi farà piacere discutere con te di questa tua nuova vita”.
“Quando vuoi, mi farebbe davvero tanto tanto piacere, credimi”.
“Grande incontro”, interviene Cruciani.
“Saluta anche la mamma – prosegue Parenzo – e allora ricominciamo”.
“Ti ringrazio”.
“Evviva. Ciao cara, in bocca al lupo cara”.
Durerà? Subito dopo il confronto Parenzo lascia spazio al dubbio: “Ogni tanto mi esce il D’ACCOOOOORDO?!? Scusami. La pace l’abbiamo fatta, bello, voglio fare questo incontro a Milano con lei D’ACCOOOOORDO?!? Ogni tanto mi esce, ogni tanto è più forte di me il demone. Però mi è piaciuta questa cosa del cambio di voce di Stefania e sinceramente, senza battute, la incontrerò a Milano perché D’ACCOOOOORDO?!? Scusami però perché ogni tanto impazzisco e salta fuori. L’idea che in 100 ore non venda nulla sinceramente un po’ mi dispiace, perché è una grandissima venditrice”.