image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Lifestyle

Da Facebook a Meta: due guru mondiali del Web, Dot Lung e Costantino Roselli, parlano di come le nostre vite potrebbero cambiare

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

31 ottobre 2021

Da Facebook a Meta: due guru mondiali del Web, Dot Lung e Costantino Roselli, parlano di come le nostre vite potrebbero cambiare
Cosa cambia e cosa cambierà ora che Facebook diventa Meta? Lo abbiamo chiesto a due punti di riferimento internazionali del settore, Dot Lung e Costantino Roselli. Per Lung, guru e stratega dei social media nota anche come “Mother of social dragons”, “ci vorrà un’enorme comunità di sviluppatori e creatori che nel prossimo decennio credano in questa visione perché la si possa realizzare”. Per Roselli – italogreco autore di “Million dollar chest”, imprenditore seriale, esperto di marketing, conferenziere e futurologo – “per tutti noi che sogniamo un mondo multipotenziale, Meta è la porta per raggiungerlo”. Il preannunciato metaverso “va oltre ciò che oggi possiamo comprendere. Non è così semplice misurare l’impatto che avrà o le opportunità che ci darà. È un viaggio di esplorazione che dobbiamo intraprendere alla ricerca di risposte. È tempo che l’umanità faccia il passo successivo. L’economia industriale è andata, la connessione è la nuova valuta”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Cosa cambia e cosa cambierà ora che Facebook diventa Meta? Dopo che Mark Zuckerberg, il fondatore del colosso social che ha cominciato a fagocitare gli utenti Internet nel 2004, ha annunciato il nuovo nome della propria galassia e l’approssimarsi di un “metaverso”, con una nuova piattaforma che dovrebbe privilegiare l'utente e offrirgli una nuova modalità di fruizione dell'esperienza social in tutte le sue declinazioni, in molti si sono chiesti che implicazioni avrà tutto ciò. Noi lo abbiamo chiesto a due punti di riferimento internazionali del settore, Dot Lung e Costantino Roselli.

20211031 170152366 2894
Dot Lung

C’è chi ha fatto notare come dietro al rebranding non ci siano soltanto grandi progetti di innovazione, ma anche difficoltà nelle “pubbliche relazioni”, con possibili ripercussioni anche legali. Su questo secondo aspetto Dot Lung, nota anche come “Mother of social dragons”, invita alla cautela: “Non può essere per questioni legali – spiega a MOW – Un cambio di nome non cambia nulla relativamente alla responsabilità”. La guru e stratega dei social media sembra però predica prudenza anche riguardo al merito e alle modalità della nascita di questo annunciato metaverso: “Ci vorrà un’enorme comunità di sviluppatori e creatori che nel prossimo decennio credano in questa visione perché la si possa realizzare”, sottolinea Lung.

E vediamo ora cosa ne pensa Costantino Roselli, italogreco autore di “Million dollar chest”, imprenditore (Weird Authentic People, Ntzns), esperto di marketing, conferenziere e futurologo.

20211031 170245694 3819
Costantino Roselli

Allora, Costantino, Meta è una cosa seria o è solo marketing per cercare di evitare problemi?
“Meta è una cosa seria. Reale. Più che reale. In effetti è multireale. Per tutti noi che sogniamo un mondo multipotenziale, è la porta per raggiungerlo. Meta non riguarda i social media. Si tratta di darci infinite capacità per usare Internet come dovrebbe essere. Facebook ha introdotto l’economia della connessione. Ci ha fatto riflettere tutti sul valore della connettività, sulle capacità che ci vengono offerte comunicando con le persone di tutto il mondo, e ha stimolato le nostre menti a pensare di più e oltre. E ora arriva Meta”.

Cambierà davvero le nostre vite? E come?
“
Quarant’anni fa si sognava un mondo con teletrasporto, ologrammi, dispositivi interattivi e molte altre cose che si erano letto nei libri e ammirate nei film. Ora quel mondo è reale ed è qui. Queste possibilità cambieranno sicuramente le nostre vite. Immaginiamo di essere in un safari in Africa e lo stesso giorno a un fashion party di gala a Milano seduto dietro la tua scrivania vr/ar (realtà virtuale/realtà aumentata, ndr). Va oltre ciò che oggi possiamo comprendere. Non è così semplice misurare l’impatto che avrà o le opportunità che ci darà. È un viaggio di esplorazione che dobbiamo intraprendere alla ricerca di risposte. Non ci resta che preparare l’elenco delle domande e riempirci di curiosità infantile. Il che significa: allacciare la cintura di sicurezza, iniziare a premere i pulsanti senza pensarci troppo, continuare a chiedersi “e se” e godersi l’avventura in questo nuovo universo”.

Quali sono i pro e i contro in questa visione? E cosa accadrebbe se non ce la facessero? Sarebbe un fallimento?
“
Il fallimento non è un’opzione. Da imprenditore seriale e futurologo, proprietario di una startup nel metaverso, vedo solo possibilità che potrebbero funzionare o meno. Quando una possibilità fallisce, ne appaiono altre cento per far accadere le cose. Per quanto riguarda i pro e i contro posso dire che è tempo che l'umanità faccia il passo successivo. Dovremmo evolvere al livello successivo. L’economia industriale è andata. Basavamo la nostra vita sulle fabbriche, ma le fabbriche non ci sono più. La tecnologia ha sconvolto tutto e ora siamo individui in rete. La connessione è la nuova valuta. E per prosperare in questa rete abbiamo bisogno di aggiungere valore, creare, sviluppare, portare visione e far accadere le cose. Quindi, invece di pensare se funziona o no, dovremmo diventarne parte e – conclude Roselli – far sì che funzioni”.

More

Facebook diventa Meta: ecco le (vere) ragioni che hanno portato al rebranding

di Redazione MOW Redazione MOW

Chi di algoritmo ferisce di algoritmo perisce

Facebook diventa Meta: ecco le (vere) ragioni che hanno portato al rebranding

Facebook, ma pure gli occhiali smart ti dovevi inventare?

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Creepy

Facebook, ma pure gli occhiali smart ti dovevi inventare?

WebCaos! Tutte le teorie sul down di Facebook, Instagram e Whatsapp: cosa sappiamo e cosa forse non sapremo mai

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Zuckerberg ko

WebCaos! Tutte le teorie sul down di Facebook, Instagram e Whatsapp: cosa sappiamo e cosa forse non sapremo mai

Tag

  • Facebook
  • Internet
  • Meta
  • Social

Top Stories

  • Chef Guido Mori distrugge la “Carbondoro” trash da 70 euro di Milano: “Caviale (il meno costoso) e zafferano insieme? Fanno cagare. L’oro sopra? Non ha sapore. È un piatto in stile Dubai”. E non chiamatela carbonara: “Vuole attirare turisti, ma…”

    di Riccardo Canaletti

    Chef Guido Mori distrugge la “Carbondoro” trash da 70 euro di Milano: “Caviale (il meno costoso) e zafferano insieme? Fanno cagare. L’oro sopra? Non ha sapore. È un piatto in stile Dubai”. E non chiamatela carbonara: “Vuole attirare turisti, ma…”
  • Francesco Martucci (I Masanielli): “La pizza non è un bene di lusso, con 20 euro non ci metti neanche la benzina”. Cracco? “Se vado da Carlo in Galleria so cosa mi aspetta, mica puoi pagare come a Fragneto Monforte”. E sul Napoli…

    di Angela Russo

    Francesco Martucci (I Masanielli): “La pizza non è un bene di lusso, con 20 euro non ci metti neanche la benzina”. Cracco? “Se vado da Carlo in Galleria so cosa mi aspetta, mica puoi pagare come a Fragneto Monforte”. E sul Napoli…
  • Ma cosa sono i Labubu che Fedez ha comprato ai figli (che Chiara Ferragni ha scoperto essere tarocchi)? Pupazzi di moda da appendere alle borse Valentino e Balenciaga (e che Matteo Gracis critica)...

    di Angela Russo

    Ma cosa sono i Labubu che Fedez ha comprato ai figli (che Chiara Ferragni ha scoperto essere tarocchi)? Pupazzi di moda da appendere alle borse Valentino e Balenciaga (e che Matteo Gracis critica)...
  • Puoi avere un Rolex a 15 anni? Se sei Nathan Falco Briatore sì. Ecco il modello che indossa (e quanto costa) in foto con papà Flavio e la sorella Leni Klum

    di Jacopo Tona

    Puoi avere un Rolex a 15 anni? Se sei Nathan Falco Briatore sì. Ecco il modello che indossa (e quanto costa) in foto con papà Flavio e la sorella Leni Klum
  • Ma com’è il ristorante “Mimì alla Ferrovia” di Napoli (quello dei vip, da Maradona a Katy Perry)? Una storia d’amore (da documentario) tra famiglia Giugliano e cucina partenopea. E come si mangia? Tra ’o puparuolo mbuttunato e le bruschette...

    di Angela Russo

    Ma com’è il ristorante “Mimì alla Ferrovia” di Napoli (quello dei vip, da Maradona a Katy Perry)? Una storia d’amore (da documentario) tra famiglia Giugliano e cucina partenopea. E come si mangia? Tra ’o puparuolo mbuttunato e le bruschette...
  • NELLA RETE DEL SUO TOP. Bianca Censori in foto senza Kanye West né vestiti: si vede tutto, tra sopra a buchi e sotto trasparente. E su Instagram i “connotati” scompaiono per la censura. Ma rimane l’ombra di Kim Kardashian...

    di Benedetta Minoliti

    NELLA RETE DEL SUO TOP. Bianca Censori in foto senza Kanye West né vestiti: si vede tutto, tra sopra a buchi e sotto trasparente. E su Instagram i “connotati” scompaiono per la censura. Ma rimane l’ombra di Kim Kardashian...

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

La compagna di Valentino Rossi sul ddl Zan: “Ha vinto l’odio! Che vergogna Italia”

di Redazione MOW

La compagna di Valentino Rossi sul ddl Zan: “Ha vinto l’odio! Che vergogna Italia”
Next Next

La compagna di Valentino Rossi sul ddl Zan: “Ha vinto l’odio!...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy