Prima di tutto, mi scuso con il lettore. Avrei potuto scegliere come tema di questo nuovo capitolo de “La posta del cuore di MOW” una qualunque altra lettera rispetto a quella che ho deciso di prendere in analisi.
Avrei potuto, con assennatezza e maturità, decidere di rispondere a Liliana, 36 anni, divorziata, che sta lavorando “Tizio X” ai fianchi da mesi e che ha solo recentemente scoperto che la migliore amica stava approfittando di tutto questo fine lavoro di strategia per condividere col belloccio in questione notti ardenti e cene di tutto rispetto. Ma gli infami (gli altri due, non la piangente protagonista della mail) non sono degni manco di un ricordo, figuriamoci di una parola di disprezzo da parte mia.
L’eroina dei due mondi, colei la quale ha vinto tutto a mani basse e catturato la mia attenzione come una gazza di fronte a un brillante è lei: Elena, 37 anni, convivente. Che nel box delle domande su Instagram mi pone il seguente problema: “fidanzata da circa dieci anni, ho avuto 4 amanti. Ora mi piace una donna che non pare ricambiare.”
Sono quattro giorni che cerco di capire dove risieda il nodo di questa sua sofferenza emotiva, ma ammetto che ancora non l’ho capito.
I punti (ipotetici) a cui nel concreto risponderò, sono principalmente due.
Punto uno, partendo dalla fine del quesito: se la tua nuova preda femminile non ti ha dato e non ti dà segni di essere interessata ad un rapporto omosessuale, non c’è posta del cuore, consiglio dell’esperto e promesse di pane e nutella a vita che tengano. La ragazza è interessata ad altro, te lo ha fatto capire ed è inutile che tu stia a perderci tempo. Come dice mia nonna “non si tira fuori il sangue dalle rape”. E lei sono abbastanza sicura che non sia manco una rapa.
Secondo e forse unico vero punto da approfondire: nessuno ci ha prescritto “l’essere fidanzate come stile di vita”.
Davvero, sono serissima.
Arrivata a quattro amanti nel giro di dieci anni più un’ultima infruttuosa sortita in territorio omosessuale, io mi chiederei se quello che cerchi non è semplicemente una vita più libera, una di quelle in cui non devi (per quanto eccitante) fornicare di nascosto in qualche sottoscala puzzolente. Io capisco che, specie in Italia, Paese notoriamente non per donne né per chiunque coltivi sogni e ambizioni fuori dalle righe dopo i 42 anni, la questione “fidanzamento” sia quasi più una questione di riconoscimento sociale che emotiva. Ed è anche vero che ci si abitua a tutto, specie all’infelicità. Ma se devi viverti un rapporto in questo modo, lascia perdere le convenzioni, le zie che a Natale ti chiederanno un anno sì e l’altro pure “ma un figlio quando?” e fiondati verso quello che, evidentemente, vuoi con un certo ardore: uno stuolo di spasimanti, una vita libera, lontano dalle nonne, dalle cugine, dal “per essere una donna vera te devi sposà e possibilmente pure bene” e dal rendere conto a quel compagno che è a tutti gli effetti ormai un estraneo. Un estraneo al quale, tra l'altro, potresti pure lasciare il tempo e la libertà di trovare qualcuno che, al contrario di te, abbia davvero lo spirito della casalinga Anni 50, zuccherosa e per le relazioni intransigenti, ammesso che questo sia quello che lui davvero desidera. Tu vai, cara, verso la libertà e qualche relazione poliamorosa che ti permetta di fare quello scatto, ti consenta di crescere in quella direzione che, almeno apparentemente, sembri voler intraprendere ormai da molto tempo.