A pochi giorni dall’avvio, e con poco tempo per arrivare a quota 500 mila (da raggiungere entro fine mese), vola la raccolta firme a sostegno del referendum sulla depenalizzazione della cannabis. Nelle prime 48 ore, grazie alla possibilità di aderire online tramite Spid, si sono registrate già 220 mila sottoscrizioni. Una parte rilevante la stanno giocando anche i volti noti che appoggiano la campagna. Tra questi, anche Lapo Elkann, che ha espresso la propria posizione, non nascondendo e anzi esplicitando la propria “lotta alle dipendenze per sostanze molto più pericolose e dannose” durata “una vita”.
“Il proibizionismo – le parole di Lapo – ha reso più fragili e non più forti le istituzioni ed i suoi cittadini. Le persone che fanno uso di cannabis si rivolgono alla criminalità con l'idea di essere degli emarginati, di dover comprarla di nascosto per evitare guai giudiziari e di consumarla spesso all'oscuro di famigliari per non essere giudicati. Finendo con l'acquistare prodotti di bassa qualità lavorati con sostanze chimiche per aumentare i guadagni netti di chi produce illegalmente. Credo invece sia il momento giusto per rivedere il rapporto tra cittadino e Stato che non ha funzionato. E di parlare senza tabù: informare con dati alla mano e ricerche scientifiche i cittadini per dar loro opportunità di farsi una idea libera. Ho personalmente passato una vita con la lotta alle dipendenze per sostanze molto più pericolose e dannose. Voglio solo dire: informatevi. E poi decidete. lo sono d’accordo”.
Il quesito referendario è formulato con il duplice intento di intervenire sia sul piano della rilevanza penale sia su quello delle sanzioni amministrative di una serie di condotte in materia di droghe.
In primo luogo si propone di depenalizzare la condotta di coltivazione di qualsiasi sostanza (se a uso personale) e di eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla Cannabis, con eccezione dell’associazione finalizzata al traffico illecito.
Sul piano amministrativo, infine, il quesito propone di eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori attualmente destinata a tutte le condotte finalizzate all’uso personale di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa.
Il comitato promotore è costituito in primis da Associazione Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione, +Europa, Possibile, Radicali italiani, Sinistra Italiana, Potere al Popolo, Rifondazione comunista, Europa Verde, Arci.