'Ginnaste - Vite Parallele' è stato un reality piuttosto seguito, in onda su Mtv Italia dal 2011 al 2016. Quando la maggior parte degli atleti che oggi vediamo gareggiare alle Olimpiadi erano tra le elementari e le medie. Nel cast dello show del canale musicale già in forte declino, anche Carlotta Ferlito. I più hanno fatto tempo a scordarsela nel giro di qualche piroetta sulla trave, ma oggi, anno delle Signore 2024, costei conta ancora uno sproposito di follower: al momento, 839mila. Per tener conto solo di Instagram (su TikTok ne vanta, invece, 346mila e mezzo. Con nove milioni di like). In pratica, un esercito. Un esercito che segue che cosa? Un profilo PostalMarket che sponsorizza di tutto, apparentemente scroccando ogni bene di prima necessità (per esempio, la spesa di tutti i giorni) fino alle vacanze e ai mobili di casa nuova. Più #adv che anima, Carlotta Ferlito è la quintessenza del personaggio "famosino" che s'è in qualche modo salvato dal dimenticatoio. Ma che sta subendo il cambio di rotta della pubblica opinione verso gli influencer che vivono aggratis. Quindi, fattura più che può, forsennatamente. Finché la barca va, poco prima che affondi. Intanto, su X c'è che chi si chiede? "Ma questa ragazza avrà mai pagato qualche cosa nella sua vita?!". L'unica risposta possibile a tal quesito è che, se accade, non lo mostra mai sui social. In compenso, regala foto furbine in cui, spesata a svernare in quel di Mykonos, "normalizza" la cellulite (che non ha). Eroica.
"Come vi ho già detto, non è un bel periodo quindi a tratti mangio bene, a tratti male, a tratti poco, a tratti tanto. Comunque questa è cellulite? Boh. Vi assicuro che a momenti ce l'ho anche io, si può migliorare ma la genetica fa tantissimo! Normalizzo sempre tutto". Questa l'orgogliosa caption depositata dalla nostra al fianco di un lato b più sodo di un uovo alla coque col guscio intatto. Proprio nel periodo, un paio di settimane fa, in cui Selvaggia Lucarelli tuonava contro #adv e #suppliedby, la ex ginnasta postava, a raffica, reel sui mobili di casa nuova, gentilmente regalati da un brand di lusso. Ma anche il taglio della chioma dal parrucchiere chic di Milano e finalmente la partenza per il meritato riposo in Grecia. Apice di surrealtà, una storia Instagram in cui ha raccontato, indignata, l'approccio di un turista in discoteca: "Mi ha chiesto se poteva offrirmi quacosa da bere. Ma vi pare?! Io sono una donna forte e indipendente, se voglio qualcosa, ho i miei soldi per comprarmelo!". Buono a sapersi. Pareva di no.
Non è semplice criticare Carlotta Ferlito perché la nostra ha palesemente scelto la chiave del dramma personale per raccontare se stessa sui social. In svariati reel e post, infatti, ricorda di aver (avuto?) problemi alimentari anche per via della dieta da atleta della ginnastica. Ciò non toglie che molti contenuti di @CarlyFerly risultino, per usare un eufemismo, borderline. Come il carosello per mostrare di aver preso addirittura due chili, con foto in bikini del 'prima' e del 'dopo', in cui è ben difficile osservare una qualunque differenza. Corredate da uno spiegone lunghissimo sull'importanza di accettarsi così come siamo, apputo, addirittura con due chili in più. Non che ci aspettassimo neuroscienze, ma qui il messaggio è, con ogni evidenza, potenzialmente molto problematico per chi guarda.
Almeno quanto i reel TikTok in cui si sforza di mangiare, occhieggiando il cibo con disgusto. Azzardiamo che questi potrebbero essere contenuti più adatti a una seduta di terapia che all'occhio di centinaia di migliaia di persone. Perché, passi la cellulite "a intermittenza", veri o presunti disturbi alimentari non sono mai poi tanto aesthetic. O da "normalizzare". Ne conseguono, problemi col ciclo. Su cui, ovviamente, la nostra ci aggiorna, a tratti entusiasta, a tratti preoccupata. Questa tipologia di post, va detto, pare funzionare molto più delle #adv sul suo profilo. Curiosamente, i follower paiono nteressati alle questioni che riguardano la bilancia, più che a vederla spacchettare la spesa aggratis appena ricevuta #suppliedby Conad. 9mila like e spicci non saranno un po' pochini per un account da oltre 800K?
Carlotta Ferlito è, oggi, quel particolare cliché di personaggio "famosino", dicevamo. Che, però, quando nominato a qualunque cristiano che esiste nella vita reale, questi ti risponderà: "Chi cazz'è?". Salvata dal dimenticatoio per un soffio, grazie alle agenzie di pr che hanno deciso di non poter rinunciare al suo nome per fare brand awarness, comunicazione per bene, ora campa di social e, a giudicare dal folle numero di sponsorizzate, probabilmente soltanto di #adv. Vive in vacanza, si emoziona coi lucciconi agli occhi, porta i suoi follower nei bellissimi viaggi spesati che le vengono regalati, si fa pure un tatuaggio col trend TikTok della settimana ("Do it for the plot"). Questo profilo, insomma, sa di disperazione da ovunque lo si guardi. La figura dell'influencer 'scroccone' senza meriti è sotto la lente d'ingrandimento di Selvaggia Lucarelli che ha già ben fatto deflagrare i Ferragnez. In buona sostanza, la pubblica opinione si sta rendendo conto di aver foraggiato per anni, coi propri cuoricioni social piazzati lì mentre scrollavano Instagram al cesso, gente che è riuscita a rendere quel barlume di "interesse" un "lavoro".
Crediamo che Ferlito, oltre al passato da sportiva, sia illuminante esempio di quel tipo di "influencer", non certo "content creator", che si sta affacciando sul viale del tramonto per via dell'estinzione di una bolla d'aria fritta che non ha mai avuto senso di esistere e che nessun melodramma personale, oggi, sembra essere in grado di salvare. Toccherà trovarsi una fatica, prima o dopo. Una fatica più "faticosa" di filmarsi da mane a sera per mostrare ai follower "amici" tutto ciò che può permettersi grazie ai ricchi doni di brand di lusso e catene di supermercati. La gente, in genere, lavora, paga a rate, si svena per ottenere sia pure un'unghia di quel tanto regalato al miracolato di turno. E, finalmente, si sta rendendo conto dell'inspiegabile sproporzione. Per Ferlito e compagnia, tutta gente a cui è stato insegnato, nel tempo, come non ci sia nulla di più interessante del proprio ombelico, si prevedono tempacci durissimi. Vorremmo dire che ci spiace. Ma, purtroppo, non è così. Andassero a lavorare, lo facessero "for the plot!". Tutti.
Per le foto integrali di Carlotta Ferlito vi rimandiamo al gruppo Telegram di Mow.