La nube intorno all’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è sempre più densa e oscura. L’imprenditore, arrestato con l’accusa di bancarotta, attualmente è al carcere di San Vittore per essere risultato responsabile del fallimento di alcune aziende di vari settori. Addirittura, secondo quanto scritto da La Gazzetta dello Sport, una delle società fallite, la Maestrale Srl, stipulava un contratto in leasing per una Ferrari F430 Spider di circa 246.400 euro, per poi cederla a una cifra più di cinque volte inferiore. E ancora a Ferrero viene contestata la stessa cosa per uno yacht, ancora da pagare. Una situazione debitoria enorme che, sempre secondo le pagine del giornale rosa, l’imprenditore romano secondo gli inquirenti controllava tutta la ‘cabina di regia del preciso disegno criminale’ per fuggire dai creditori.
La Gazzetta dello Sport ha rivelato inoltre che in un’intercettazione un consulente avrebbe detto a un altro: “Ma scusa Massimo – dice con sarcasmo- mi fai quasi ridere, hai duecento milioni di debiti e pensi di uscirne in ‘sta maniera”. Per dribblare i controlli, sarebbe stato addirittura nel 2014 simulato il furto di un’Audi con la maggior parte dei documenti riguardanti le società fantasma. Tutti scomparsi e senza alcuna copia digitale. Adesso su Massimo Ferrero sono piombate tutte le accuse possibili e la situazione sembra essere davvero terribile per l’imprenditore che, nonostante lo slalom di investimenti e incroci finanziari, non è riuscito ad appianare. I debiti accumulati ammonterebbero a poco meno di 20milioni di cui 13 distratti per affari privati. Una roba non da poco.