Trasalisce Giuseppe Civati, detto Pippo, e non ne fa mistero: “Per me non si tratta di stare con Conte o con Renzi, ma con il clima […], con la patrimoniale o con la difesa della rendita” scrive in un post via Facebook nella giornata più lunga per il governo, mentre nei palazzi romani si spegne l’ultimo barlume di una riconciliazione apparente con il partito guidato da Matteo Renzi, Italia Viva. Di lì a qualche ora, il senatore di Iv ritirerà le due ministre e il sottosegretario, aprendo di fatto una crisi nel cuore di Palazzo Chigi.
Civati, ex parlamentare dem, è stato amico di Matteo Renzi con cui organizzò la prima Leopolda, il meeting del renzismo nel 2010. Ma nel maggio del 2015 lascia il Pd e spara a zero sul premier-segretario. Poi fondatore del movimento politico Possibile, nato nel 2015 all’indomani dello strappo con il Partito democratico guidato proprio dall’allora sindaco di Firenze, ma oggi non ha dubbi: “La politica vera è fatta di sfide estranee ai giochi istituzionali”.
Civati, qual è il suo primo pensiero su questa crisi?
“Che si tratta di una crisi assurda, fuori tempo… È da un anno che se ne parla. Il COVID-19 è solo stata una parentesi, arrivata peraltro nel momento peggiore”.
In una precedente dichiarazione, lei ha detto che Renzi fa “casino per costituzione”. Con lo strappo il suo si conferma un comportamento da irresponsabile, come sostengono taluni?
“Confermo la dichiarazione che ho fatto. In questa crisi, però, ognuno ha la sua responsabilità. Il Movimento, per esempio, è responsabile dal punto di vista politico, per non aver chiesto un chiarimento prima. Detto questo, non sto né con gli uni né con gli altri”.
Secondo il sondaggio Ipsos riportato dal Fatto, il 73% degli intervistati pensa che Renzi stia perseguendo i suoi interessi. Viene in mente quanto lei affermava qualche anno fa. Cosa è cambiato da allora?
“Renzi è così, ha giocato sempre di strappi, mosse, contromosse, rovesciamenti e forzature. Solo che quando faceva comodo, tutti erano con lui. Io avversavo Renzi quando era potente. In passato, il suo egocentrismo è stato alimentato da un’adesione totalizzante da parte dell’allora Partito democratico, e anche di una quota che non era con lui quando vinse le primarie. Quelli che si scandalizzano oggi per il suo comportamento, fino a ieri erano renzianissimi, nessuno escluso, e questo è inammissibile. Forse ora alcuni di loro hanno capito quanto intendevo dire anni fa”.
Ciononostante, ritiene che su MES e Recovery, le posizioni di Iv siano giuste. Quali passi politici vorrebbe che il governo facesse?
”Non sono d’accordo con le posizioni di Iv su MES e Recovery. Sul MES, tuttavia, concordo che si dovesse prendere. Sul Recovery, invece, noi di Possibile abbiamo stilato una proposta molto ragionata, diversa da quella di Iv. La cosa incredibile di tutto questo sono i mesi spesi per avere un testo: anche questo dimostra che l’irresponsabilità non è solo da una parte”.