Passano le ore e il Governo si avvia a momenti concitati in attesa della conferenza stampa di Palazzo Chigi, prevista per questo pomeriggio. L’atmosfera è sospesa, con le ministre dell’Agricoltura e della Famiglia, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, che rischiano di sfilarsi su invito del leader di Italia Viva (Iv), Matteo Renzi. E mentre il premier Conte cerca nuove alleanze per salvare il governo, si fanno strada i cosiddetti “responsabili”, che potrebbero dare all’esecutivo i numeri necessari per evitare le urne. “Forza Italia non vuole dare alcun sostegno al governo, nella maniera più assoluta” è la lettura che ne dà il senatore di Forza Italia, Andrea Cangini.
Cangini, che ruolo svolgerà il suo partito Forza Italia nelle prossime ore?
“La posizione di Forza Italia è quella di non dare nessun tipo di sostegno a un governo nella maniera più assoluto. La verità è che questo governo non ha mai cominciato a governare: la pandemia ha congelato tutto, e tutti i dati ci mostrano un esecutivo in stallo con un Paese con più morti da Covid in Europa, e che sta vivendo la più grave recessione”.
Pensa si andrà, quindi, alle urne?
“Gli scenari dipendono dalle mosse nel perimetro della maggioranza. Credo che se Conte avesse a cuore l’interesse nazionale, non solo quello personale, dovrebbe fare un passo indietro, chiedendo alle forze politiche di costituire un governo di larghe intese, possibilmente guidato da una personalità autorevole. Penso a Mario Draghi, in grado di tirare l’Italia fuori dalle secche in cui è finita”.
Nelle ultime ore si fa il nome dell’ex leader Udeur, Clemente Mastella, nel ruolo di procacciatore di “responsabili” che manterranno il governo. Qual è la sua riflessione?
“Io non vedo tutti questi Responsabili. Però noto che giornali come Il Fatto Quotidiano sono passati dal linciaggio di chi passava da uno schieramento all’altro alla beatificazione di quelli che un tempo erano chiamati voltagabbana”.
Oggi proprio Il Fatto assegna a Renzi la paternità di un’eventuale crisi. Che ruolo ha il senatore di Iv, secondo lei?
“Renzi vuole la testa di Conte. Le argomentazioni di Renzi, però, non fanno una piega, anzi sono le stesse che noi ripetiamo dai banchi dell’opposizione fin dall’inizio di questa crisi. Non basta un governo perché il Paese venga governato: ci vuole un governo con capacità politica e un progetto futuro. Non dimentichiamoci che viviamo in una fase di passaggio: l’Italia e il mondo dopo la pandemia non saranno gli stessi. Ci vuole una visione, altrimenti non si farà che mettere toppe, ristori incentivi, bonus: tutte cose necessarie nel presente, ma in questo momento dobbiamo pensare a costruire il futuro per le prossime generazioni”.