Il suo stile eclettico e i suoi interessi l'hanno portata veramente lontano e oggi ha creato una realtà di successo che condivide con migliaia di followers su Instagram. Ogni post pubblicato è unico e crea un universo immaginifico nel quale ci si può riconoscere. Classe ‘88, una vita tra Bergamo e Milano, ma proiettata al mondo, ha cominciato dalla passione per la moda per poi aggiungere tutti gli ingredienti più interessanti del lifestyle in circolazione. In poco tempo, è diventata una delle blogger italiane più seguiti. Lei è Federica Di Nardo e questa è la sua vita in technicolor.
Chi è Federica Di Nardo?
Mi definisco Content Creator perché all'interno del mio lavoro il contenuto ha sempre avuto un ruolo di primo piano. Mi piace costruire e raccontare delle storie, creando un contesto attorno a quello che faccio.
Quando è iniziata la tua avventura da blogger?
Ho iniziato nel 2012 con un Blog, al tempo scrivevo principalmente di moda e tendenze, poi con il passare del tempo ho preferito dare al tutto una svolta lifestyle, non volevo limitarmi ad un solo argomento, sentivo l'esigenza di raccontare delle esperienze. Ecco come ho incontrato il mondo del travel.
Adesso il blog non si chiama più The Cutielicious.com, ma federicadinardo.com ed è considerato fra i 5 blog indipendenti italiani più seguiti. Come sei arrivata a raggiungere questo risultato?
Non c'è una ricetta segreta o magica, è semplicemente la conseguenza di anni di lavoro nel settore, sempre guidata dall'obiettivo di costruire una professione. Questo è stato possibile grazie ad una costanza nel tempo che mi ha permesso di inseguire questo sogno.
Leggendo le info dalla tua biografia, ciò che caratterizza il blog è l’approccio pop, sperimentale, in technicolor. Spiegami cosa vuol dire e cosa possiamo trovare visitandolo?
Ho sempre cercato di portare me stessa all'interno dei contenuti, soprattutto fotografici. Ho una personalità allegra e frizzante e questo si ritrova nelle mie fotografie, soprattutto quelle di viaggio, che sono appunto caratterizzate da colori vivaci e brillanti, molto pop.
La tua passione, quindi, è diventata un mestiere. Adesso collabori con diversi brand nazionali e internazionali che si occupano di moda, travel, food, lifestyle, che tra l’altro sono le rubriche che curi all’interno del blog. Raccontami come nascono queste collaborazioni e come si realizzano poi nel concreto?
Negli anni ho costruito un prezioso team di persone che mi aiuta nella gestione e nel rapporto con le aziende, che per noi è molto importante. Selezioniamo attentamente le realtà con cui collaborare, prediligendo quelle affini alla nostra visione della comunicazione e allo stile che vogliamo proporre, nonché ai valori che portiamo avanti.
Ogni post: un universo. Come selezioni il set e da dove nasce l’ispirazione?
Soprattutto nel caso di contenuti di viaggio facciamo sempre un'attenta ricerca prima di partire: luoghi, scorci, angoli particolari o poco visti. Ci piace l'idea di scovare delle chicche che le persone che mi seguono possano a loro volta esplorare. L'ispirazione nasce da qualsiasi cosa, mi considero abbastanza eclettica, mi piace il cinema, l'arte, l'architettura, la musica, la moda. In ognuna di queste si nasconde una potenziale “fonte di ispirazione”.
Secondo te, i social possono essere considerati la nuova frontiera lavorativa?
Più che poter essere considerati lo sono a tutti gli effetti. Da alcuni sondaggi è emerso che tra i più giovani i lavori più ambiti sono proprio lo YouTuber e l'Instagrammer, specchio di una società in cui questi media sono ormai considerati normali. Inoltre, il budget per le campagne social è in crescita e sono sempre più numerose le realtà che decidono di investire su Influencer e Creator digitali.
Se sì, come trasformare la propria passione in un vero lavoro?
Bisognerebbe fare un discorso diverso per ogni persona, ma sicuramente esistono dei punti cardine comuni: la costanza nel tempo, la costruzione di uno stile personale, l'aver qualcosa da dire o da comunicare.
Cosa ne pensi degli haters? Ti è mai capitata un’esperienza diretta?
Mi è capitato di confrontarmi con diversi hater nel corso degli anni, fortunatamente una minima parte della bella community che ho costruito. Fanno parte del gioco, dal momento in cui si sceglie di esporsi è naturale che possa succedere. Cerco sempre di non alimentarli, piuttosto costruendo un dialogo, quando possibile, costruttivo.
Cosa puoi dire ai giovani per potersi realizzare in questi tempi bui?
Pensate fuori dagli schemi, se avete un'idea non abbiate paura di portarla avanti e non fatevi mai frenare da chi vi dice che non ce la potete fare, anzi, impegnatevi ancora di più per dimostrare il contrario.