Come ogni estate, con l’arrivo delle vacanze tornano anche le consuete polemiche sui prezzi dei lidi e dei luoghi di villeggiatura, fra ristoranti, lettini e hotel. L’anno scorso vi avevamo raccontato la nostra esperienza in Albania, meta prediletta e soprattutto low-cost per i vacanzieri italici dell’ultimo minuto; quest’anno invece, sulla scia delle polemiche su Gallipoli e il Salento, i prezzi dei ristoranti di pesce di Forte dei Marmi, riportiamo invece un’interessante testimonianza. Quanto costa una giornata nella spiaggia più cara d’Italia?
Un reportage del Corriere della Sera ci porta fra i lettini del bagno Cinque Vele Beach Club a Marina di Pescoluse, nel Salento, definito dal Codacons come il lido più caro d’Italia, dove si possono arrivare a spendere fino a 1200 euro in lettini, ombrelloni e un pranzo in soli due giorni di permanenza. Nella struttura lavorano 34 dipendenti e i pacchetti offerti sono di diversi tipi: dall’”area exclusive” dove un gazebo per due viene circa 650 euro, a un ombrello con due lettini con materasso in “area relax” in prima fila, vicino al mare, al prezzo di 124,20 euro (anziché 276, indicato come prezzo iniziale di prenotazione sul sito); dai 2,50 euro per una bottiglia di acqua, al prezzo di una “wellness experience”, ovvero un gazebo per due con aperitivo salentino, massaggio e idromassaggio alla modica – si fa per dire – cifra di 932 euro.
In tutto questo però, non c’è la garanzia che l’acqua, pur essendo nel Salento, sia sempre pulita e cristallina, dato che anzi, nel corso del reportage viene persino specificato che a causa del vento sia diventata “color del Gange”. (Che sciagura). Una cosa però è certa: non sono affatto prezzi alla portata di tutti, ma nemmeno di pochi, se non, probabilmente, di pochissimi eletti. Eppure, il direttore della struttura, interpellato, si è difeso, facendo un cenno – inaspettato – anche a Briatore: “Flavio Briatore lo vorrei invitare qui, perché sono d’accordo con il suo discorso: non puoi chiedere 60 euro per un ombrellone e due lettini senza offrire dei servizi. Noi quei servizi li offriamo”. Il commento arriva come diretta risposta alla recente dichiarazione dell’imprenditore del Crazy Pizza, che durante la trasmissione “Zona Bianca” su Rete4 aveva detto: “La gente la puoi anche pigliare in giro, poi devi dare un servizio: 60 euro per quei bagni lì mi sembra una follia. Prezzi uguali ai nostri di Montecarlo”, una dura critica rivolta proprio i lidi del Sud Italia.
Tralasciando però Flavio Briatore, effettivamente si evince che è vero: di servizi in effetti non ne mancano. Tra aperitivi che includono champagne, cene a tre cifre per pesce fresco (ma questo forse sorprende meno), e bagnanti che riferiscono che per loro “tutto sommato i prezzi sono in linea con Cervia e Milano Marittina”. Ma sarà vero? Sarà falso? A noi comuni mortali sembrano comunque cifre da capogiro, ma si sa, il problema è la prospettiva da cui si guarda, già che invece i bagnanti svizzeri, ospiti del medesimo lido hanno invece avuto da dire “A noi non sembra caro”. Premesso che non c’è nemmeno il mare, ma chissà cosa costerebbe allora, un lettino in quel della Svizzera. Non osiamo immaginarlo.