Pare che l’elezione di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma, assieme alla conferma di Beppe Sala a Milano, possa trasformarsi rapidamente in un incubo per i moltissimi automobilisti che hanno a che fare con le due principali città italiane.
“Nemmeno il tempo di indossare la fascia tricolore e insediarsi ufficialmente al Campidoglio – riferisce Libero – che Roberto Gualtieri fa già capire di che pasta è fatto. La prima mossa del neosindaco [...]: colpire al portafogli gli automobilisti. Cosa c’è di meglio, infatti, che aumentare il numero delle strisce blu (senza aumentare il numero dei parcheggi) per presentarsi ai milioni di pendolari e lavoratori che ogni giorno percorrono la Capitale? La misura – come ha raccontato Repubblica – è inserita in una delle 23 delibere della nuova amministrazione Pd che l’ex ministro dell’economia intende approvare nelle prime settimane”.
In teoria la cosa farebbe parte di una “grande riforma” del sistema dei trasporti: “In realtà le prime informazioni, fornite dallo stesso primo cittadino (che ha smentito nel tardo pomeriggio l’indiscrezione sull’aumento delle tariffe), parlano solo di nuove corsie preferenziali. Non di potenziamento del parco mezzi. La «rivoluzione» della sosta di Gualtieri, poi, sarà tutta sulle spalle di quei pochi che potevano ancora usufruire – in qualche strada interna – delle strisce bianche, quelle gratuite: queste dovrebbero scomparire del tutto dato che quelle blu dovrebbero passare dalle attuali 70 mila alle 100 mila. E non si sa nemmeno se verranno confermate altre due indiscrezioni (sulle quali non è giunta alcuna precisazione): l’abolizione delle piccole agevolazioni – gli abbonamenti a 70 euro – per quei tantissimi lavoratori che usufruiscono della sosta quotidianamente e che non possono sborsare centinaia di euro al mese per i diversi spostamenti di giornata. E l’ampliamento dei poteri degli ausiliari del traffico i cui poteri potrebbero essere equiparati a quelli della polizia municipale: non più solo le sanzioni a chi non ha pagato il tagliando sulle strisce blu, dunque, ma anche la possibilità di poter multare le auto in doppia fila o in divieto di sosta”.
C’è chi individua un parallelismo con il sindaco di Milano Sala. Gualtieri “mostra piena sintonia – si legge sulla Verità – con il borgomastro rieletto a Milano, Giuseppe Sala, anch’egli convinto che quella contro le auto sia una guerra santa. In un’intervista al Corriere della Sera ha rilanciato il karma dei prossimi anni: «l’ineluttabilità delle piste ciclabili». […] Più che proposte sembrano minacce”. Rispetto a Roma, il capoluogo lombardo pare essere più “avanti”: “Il portafoglio degli automobilisti è stato già spremuto una decina di anni fa, quindi Sala si protende verso i fasti di Amsterdam: piste ciclabili ovunque. I recenti esempi sono nefasti, durante il lockdown i milanesi hanno visto nascere percorsi dadaisti che finiscono nel nulla o che si intersecano con le corsie del traffico pesante e i binari del tram. Pasticci come quello in corso Buenos Aires, criticati dagli stessi architetti green e dal 92% dei commercianti. Ma il sindaco rieletto non arretra di un millimetro e spiega: «Si può ironizzare quanto si vuole, ma la ciclabilità è una linea di tendenza inevitabile. Abbiamo fatto degli errori ma il futuro è in altre ciclabili e nella fase due». Più preoccupante della fase uno, consiste nel cancellare totalmente i parcheggi ai lati delle strade di scorrimento «per lasciare spazio a traffico cittadino e biciclette». Poiché è impossibile far scomparire le auto con la bacchetta magica, servirebbero almeno dieci autosilo multipiano sottoterra, quelli che l’ex sindaco Gabriele Albertini teorizzava 20 anni fa ma ai quali la sinistra si oppose ferocemente. […] Così Roma e Milano, in nome della grande truffa dell’elettrico, dichiarano guerra alle auto per vivere in un’enorme via Gluck stile anni Sessanta. Senza un progetto complessivo, senza un piano concreto di riconversione delle caldaie dei condomini, senza un piano urbanistico – conclude Giorgio Gandola sulla Verità – che coinvolga associazioni e cittadini”.