Tra il 2017 e una parte del 2021, il Comune di Milano ha incassato 158 milioni di euro dalle multe inflitte agli automobilisti per la sosta irregolare negli stalli con le strisce blu e per il mancato pagamento degli ingressi in Area C e Area B. E in tutto questo rientra anche il dimezzamento patito nel corso del 2020, anno segnato dai lockdown, durante il quale spesso le telecamere delle Aree C e B sono state spente e la sosta è stata resa gratuita per agevolare il trasporto privato e alleggerire quello pubblico.
Nel 2017 sono stati riscossi 46,45 milioni, nel 2018 38,9 milioni, nel 2019 41,79 milioni, nel 2020 22,56 milioni e nella porzione considerata di 2021 8,34 milioni.
In verità, secondo quanto riporta Libero, l’incassato è stato meno della metà del dovuto, che nei quattro anni e mezzo ammonterebbe a 390 milioni.
Sul caso interviene l'assessore regionale alla sicurezza e consigliere comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato: “Sala e la sua giunta green, che vorrebbero dimezzare le auto circolanti e cancellare i parcheggi a raso, dovrebbero invece – ha detto a Libero l’esponente di opposizione – fare un monumento agli automobilisti, artefici di un bel pezzo del bilancio del Comune”.
Quanto ai mancati pagamenti (il totale dell’incasso dovrebbe essere stato quasi due volte e mezzo in più), per De Corato sarebbero conseguenza “della esosità delle multe, che nel caso di Area C vanno da 80 a 335 euro e nel caso di Area B da 168 a 658 euro (a seconda che si paghi subito e quindi in misura ridotta o meno, ndr). Parliamo di contravvenzioni che non riguardano comportamenti pericolosi alla guida, ma il mancato pagamento di una gabella. […] Di sicuro, se le cifre richieste non fossero così alte, molti automobilisti in più pagherebbero”.
Per l’Area C meno della metà delle multe risultano pagate, per l’Area B addirittura il 90% delle contravvenzioni non è stata pagata, mentre nel caso delle sanzioni per sosta irregolare sulle strisce blu gli inadempienti sono tra il 25 e il 50%.
De Corato sottolinea su Libero anche un’altra criticità: “Area C non è nemmeno segnalata efficacemente. Molti automobilisti, soprattutto quelli che arrivano da fuori città, non si accorgono nemmeno di entrarvi. E in alcuni casi il segnale luminoso con la scritta «telecamere», già di per sé poco visibile, è addirittura spento quando invece Area C è attiva, traendo in inganno gli automobilisti”.