“La gru è caduta, abbiamo fatto una strage... sono morti tutti... cosa stai a fare in ufficio! Sono morti i gruisti, i tre montatori, vieni giù...”. Sono le grida di un operaio, riprese in un video realizzato col cellulare da un passante che MOW pubblica in esclusiva, subito dopo il crollo della gru di via Genova, a Torino. “Dovevo andare in pensione, io non ce la faccio, io me ne vado. La gru è caduta, non so cosa sia capitato” urla ancora l’uomo. In sottofondo si sentono delle grida di altre persone sul luogo dell’incidente e una donna gridare “respira ancora” e un uomo accusare “cosa avete combinato” mentre un altro si dispera ripetendo “è un manicomio, è un manicomio”. Le vittime nel crollo della gru a Torino sono Roberto Peretto, di Cassano d'Adda (Milano), 52 anni, Marco Pozzetti, 54 anni, di Carugate (Milano), Filippo Falotico, 20 anni, di Coazze (Torino). I primi due sono morti sul colpo, il terzo poche ore dopo in ospedale, al Cto di Torino. Feriti un altro gruista, Mirzad Svrka, 39 anni, bosniaco e residente a Chivasso (Torino), e due passanti, un uomo di 33 anni e una donna di 61, ora ricoverati, in codice giallo, al Cto. Da una prima ricostruzione i tre operai coinvolti nell'incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Torino si trovavano sulla piattaforma per montare il braccio della gru poi crollata.
I lavori erano utili a ultimare l'allestimento di una gru per la ristrutturazione della facciata di un condominio quando, in via Genova a Torino, si è verificato l'incidente costato la vita a tre operai e il ferimento di altre persone. Fra i feriti anche un uomo estratto dai pompieri dalla sua auto, rimasta schiacciata nel crollo. Sono due gli impianti coinvolti nel crollo. Il primo è la gru vera e propria, fornita dalla ditta Loca-Gru. Il secondo è il mezzo dell'azienda Calabrese che serviva per l'assemblaggio. A collassare, e a piombare sull'altro, potrebbe essere stato il secondo ma la risposta potrà arrivare soltanto dagli accertamenti tecnici. Gli operai farebbero parte di una terza azienda, del Milanese. Secondo una prima ricostruzione, erano sulla gru e sono precipitati da decine di metri di altezza. Uno di loro è finito sotto il contrappeso in cemento. Il braccio dell'automezzo della Calabrese si è spezzato in due, restando comunque agganciato alla base, ed è piombato sulla palazzina di fronte. La gru si è rotta in quattro parti. Il cantiere per la ristrutturazione è della società Fiammengo.