Appuntamento alle nove in punto, in circuito, tra i motorhome dei piloti e i camion dei team. Gigi Dall'Igna alle 9,10 è già sulle scale dell'Hospitality Ducati. Non è uno da troppe interviste e, anzi, quando può, la stampa cerca proprio di evitarla perchè preferisce parlare con i risultati e far parlare le sue Desmosedici e i suoi piloti. Però quando ci vuole ci vuole. E questa volta, che è di fatto il primo giorno del 2024, Gigi Dall'Igna ha voluto incontrare i giornalisti. Il motivo non è solo fare un punto a chiusura del 2023, ma è anche un altro: le nuove Concessioni annunciate ieri da Dorna e che dovrebbero consentire a tutti gli altri costruttori di lavorare meglio allo sviluppo delle loro moto per colmare il gap tecnico con le Ducati.
Che si stava lavorando a qualcosa era noto, così come era noto che Ducati non s'è mai opposta a nuove regole sulle concessioni, chiedendo chiaramente, però, che non si trasformassero in vere e proprie penalizzazioni per loro. Invece pare sia così che più o meno è andata. Meno benzina per Ducati, meno gomme per Ducati, meno possibilità di test per Ducati e persino nessuna wild card per tutto il 2024. Come se vincere fosse una colpa. Come se essere i migliori, e anche di tanto, fosse il più imperdonabile degli affronti. Con il paradosso che Dorna da un lato, e per voce di Carmelo Ezpeleta, ha sempre detto di voler "tutelare i meriti di Ducati",ma dall'altro avrebbe ceduto alle richieste arrivate, in particolare, da KTM e Aprilia, ancora di più di quanto siano arrivate dai due marchi che sono in assoluto più in difficoltà: Honda e Yamaha. Loro, Honda e Yamaha, avranno in più anche lo sviluppo libero dei motori a stagione in corso. Per Ducati, invece, dovranno bastare le sei moto clienti in pista. E Gigi Dall'Igna, ovviamente, non ci sta.
"Io ho sempre sostenuto che fosse giusto dare una mano a chi è in difficoltà - ha spiegato l'ingegnere italiano - Perchè se c'è troppa differenza tra le moto lo spettacolo ci rimette e invece è bello avere una competizione equilibrata. Quindi posso capire che si scelga di andare incontro, ad esempio, ai costruttori giapponesi, ma quello che non capisco è perchè lo si faccia anche con Aprilia e KTM, che invece in questa stagione hanno vinto, hanno già battuto Ducati e hanno, quindi, dimostrato di non essere poi così indietro. Sono stati costantemente in lotta per vincere le gare e dunque non sono assolutamente d'accordo nel dare le concessioni anche a loro. Io non penso che l'obiettivo di Dorna sia quello di castrarci, anzi, sono convinto che l'abbiano fatto per il meglio, però è chiaro che per noi non sarà lo stesso nel 2024 e se da un lato posso capire quello che è successo in Superbike, qua tutto è molto diverso. Cambierà molto, perchè noi, ad esempio, avremo meno gomme e questo, di fatto, nel medio termine rischia di penalizzarci seriamente". A proposito di gomme, Gigi Dall'Igna non s'è tirato indietro neanche quando l'argomento s'è spostato sulle prestazioni della Michelin: "Queste cose qua fanno parte delle gare, anche i motori non sono mai perfettamente identici o egualmente performanti. Non si vince o si perde un campionato per colpa delle gomme, i piloti devono imparare a fare i conti con questo e a considerare che nell'arco di una annata qualche problema ci sarà".
Un problema ulteriore - ma oggettivamente un gran bel problema - è anche l'arrivo di Marc Marquez. Gigi Dall'Igna sul tema va giù dritto: "Ufficialmente Ducati non voleva Marc Marquez". Ma questo non significa che nel momento in cuiil team Gresini ha deciso di prenderlo lo stesso, Ducati non sia stata contenta. "Per noi è un onore assoluto che Marc abbia voluto la nostra Desmosedici. Per me tutti i piloti sono uguali e li ascolto tutti. E' chiaro che qualche problema di armonia potrebbe venire a crearsi, ma sappiamo gestire queste cose e vedremo se e come farlo quando ce ne sarà bisogno. Sono molto curioso di ascoltare cosa dirà Marc dopo aver provato la nostra moto, perchè sicuramente lui è uno dei piloti migliori della storia. Con la Desmosedici hanno vinto quasi tutti i piloti che ci sono saliti sopra, quindi sapremo andare incontro anche alle esigenze di Marc. Su cosa miglioreremo? Quest'anno sul finale della stagione abbiamo avuto qualche problema di stabilità sul davanti, quindi quello sarà uno dei temi. I piloti chiedono, come sempre, più agilità, più velocità, più di tutto. Per Pecco Bagnaia non cambierà molto con l'arrivo di Marquez, Pecco deve solo pensare a vincere ancora come ha dimostrato di saper fare e diventare, quindi, tre volte campione del mondo. Per ognuno dei nostri piloti faremo il meglio, così come abbiamo dimostrato quest'anno con Jorge Martin, che ha avuto esattamente tutto il supporto di Ducati. Abbiamo fatto un lavoro straordinario, non solo Pecco o la squadra ufficiale, ma tutti davvero"