E’ nelle corse in moto da oltre vent’anni e è uno che ha sempre saputo lavorare alle soluzioni. Per questo si è pensato a Andrea Dovizioso per puntellare lo Stewards Panel della MotoGP che, come è noto, fa acqua da tutte le parti. A fare il nome del Dovi per migliorare la sicurezza nelle piste e soprattutto per garantire regolamenti che tengano conto anche e soprattutto delle sensazioni dei piloti, sono stati i suoi stessi colleghi. Ma il forlivese sembra avere ben altri piani per il futuro.
“In questo momento non vedo nulla che mi interessi particolarmente nella MotoGP – ha dichiarato il Dovi - Ma la vita mi ha insegnato che non ha senso sbattere le porte a prescindere. Devo dire che sono molto onorato che mi sia stato chiesto se potevo immaginare certi ruoli per me. Ciò significa che vedono in me la testa e l'esperienza che probabilmente potrebbero tornare utili. Ma al momento non sono pronto ad accettarlo. Anche se sono contento che ci sia stata una richiesta in passato. Una richiesta che non è di adesso, voglio chiarirlo. Ma in passato mi è stato chiesto se potevo immaginare di farlo in futuro. Ne sono felice, ma non in questo momento. Vedremo in futuro".
Anche perché in questo momento le idee sono altre e hanno a che fare con terra, salti e gomme tassellate. Da tempo, infatti, si mormora di un possibile interessamento di Andrea Dovizioso per il crossodromo di Faenza. A riportare la notizia sotto forma di indiscrezione erano stati, ormai qualche mese fa, Marco Melandri e Davide Valsecchi (ve lo avevamo raccontato qui), spiegando che Dovizioso e suo babbo erano in trattativa per acquisire la struttura. L’idea è quella di realizzare qualcosa di molto simile alla VR46 Academy, ma per il motocross, andando a selezione giovani pilotini di talento e aiutandoli a crescere attraverso percorsi strutturati che non prevedano solo l’allenamento fisico o in moto. Diventare il Valentino Rossi del motocross, quindi, come prospettiva per l’immediato futuro, con Andrea Dovizioso che comunque ha già fatto sapere di voler chiudere alla fine di questo anno la sua storia “sull’asfalto”.