Grazie a quanto riportato in queste ore dal tabloid inglese The Sun, tornano di grande attualità alcune rivelazioni sorprendenti sulle condizioni di salute del sette volte campione del mondo Michael Schumacher che, dal 2013, è scomparso dalla scena pubblica in seguito a un incidente in cui è rimasto gravemente ferito sulle nevi di Meribel, in Francia.
I danni neurologici permanenti che lo hanno colpito, dopo una banale caduta sugli sci mentre scendeva dalle piste francesi in compagnia del figlio Mick e di alcuni amici, in questi anni sono stati avvolti da una nuvola di privacy e silenzio, una condizione fortemente voluta dalla famiglia Schumacher, che non ha mai parlato esplicitamente delle condizioni del Kaiser.
Le lacrime di Corinna, le parole di Mick nel documentario Netflix dedicato al padre, e l'assenza di Michael dalla scena pubblica, fanno però pensare che il campionissimo della Ferrari sia in uno stato pseudo vegetativo, impossibilitato a muoversi e parlare. "Rinuncerei a qualsiasi cosa per poter parlare con mio padre di motorsport" aveva infatti raccontato il giovane Schumacher, escludendo la possibilità che i due possano in qualche modo comunicare verbalmente.
Ad aggiungere dettagli a questi stralci di informazioni sulle condizioni di Schumacher, il The Sun ripropone un articolo del Corriere della Sera datato 2015, firmato da Giorgio Terruzzi, nel quale si legge: "Michael piange quando sente i suoi figli, la voce di sua moglie, i suoi cani. Nel silenzio di quella stanza, una lacrima scorre sul suo viso sottile a un suono conosciuto. C’è la vita, racchiusa in una goccia, c’è la forza di un uomo che si commuove e che commuove ognuno di noi. Abbiamo le sue lacrime, i suoi sensi esposti".
Piange quindi, Michael Schumacher. Piange, sente, comunica in un modo che non è più quello di un tempo. Non corre, non pratica sport estremi, non può essere il padre e il marito che era prima di quel maledetto giorno sulle nevi di Meribel. C'è, in un modo diverso da quello che tutti ricordiamo, ma c'è.