Calma e relax durante la pausa estiva della Formula 1? Ovviamente no! Il circus si è trasformato nel set di Beautiful per un mercato piloti pieno di colpi di scena e senza precedenti. A dare il via al caos ci ha pensato il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel che, prima del weekend di gara in Ungheria, ha annunciato il proprio ritiro dalla massima serie con un video pubblicato sui canali social.
Il sedile libero in Aston Martin è durato però meno di una settimana, con l'annuncio del passaggio nella scuderia inglese del 41enne Fernando Alonso, pronto a lasciare la Alpine senza guardare in faccia nessuno. Lo spagnolo infatti, stando a quanto annunciato dal team principal della scuderia francese, avrebbe promesso ad Alpine un rinnovo per il 2023, trattando però in privato con Aston Martin per firmare un contratto in caso di ritiro di Sebastian Vettel.
Il caos però si è moltiplicato ancora quando la squadra francese ha annunciato pubblicamente l'ingaggio per il 2023 del pupillo della nuova generazione di piloti Oscar Piastri, cresciuto nelle retrovie del team con il supporto economico e le possibilità di crescita date proprio da Alpine. Nelle ore successive all'annuncio però è stato lo stesso giovane pilota australiano a smentire la notizia, spiegando di non aver mai firmato un contratto con Alpine. Per Piastri ci sarebbe infatti in corso una trattativa con McLaren per subentrare nella squadra già a partire dal 2023 al posto di Ricciardo, che sarebbe licenziato con un anno di anticipo dal suo contratto.
La decisione di Piastri non è però piaciuta a Szafnauer, team principal di Alpine, che dopo la "pugnalata" di Alonso si ritrova a dover gestire anche il caos scatenato dalla smentita di Piastri.
Il suo passaggio in McLaren sarebbe un duro colpo per la scuderia francese che Szafnauer, ha dichiarato, non lascerà passare inosservato: "Abbiamo speso molto denaro per preparare Oscar al suo futuro in F1, e se quel futuro non è con noi riteniamo giusto chiedere un risarcimento". Il team principal della Alpine ha poi continuato, spiegando meglio in che cosa Piastri dovrebbe risarcire la squadra che in questi anni lo ha formato: "Abbiamo un contratto che ci impone nella sua carriera fino al debutto nel Circus, e abbiamo speso molto denaro. Ad esempio, dobbiamo tenere conto del fatto che lo scorso anno gli abbiamo fatto percorrere 3500 km con la nostra monoposto. Lo abbiamo coinvolto in sette test indipendenti, in uno sforzo economico non indifferente: il solo motore costa 1.750.000 euro, a cui bisogna aggiungere il lavoro dei meccanici, i voli e i viaggi".