Voto 0 a Honda. Ok, non c'è Marc Marquez e chiunque ne risentirebbe, ma la prima RC213V di Silverstone s'è piazzata tredicesima. Roba che non s'è mai vista nella storia recente della MotoGP. Nel Team Repsol (che probabilmente non si chiamerà più neanche "Repsol" visto che il colosso del petrolio sta per darsela a gambe levate) sembrano marinai inesperti nella tempesta. I risultati non arrivano, i piloti sono scontenti e sul mercato ancora non si capisce cosa devono fare. Puntano tutto su Marc Marquez e adesso fanno pure appello al Divino, mentre tengono in standby un certo Joan Mir. 'n'ariaccia proprio!
Voto 1 a Yamaha. La situazione sembra la stessa di Honda, solo che in Yamaha hanno un certo Fabio Quartararo che in qualche modo ci mette sempre una pezza. Probabilmente il francese, visto che il distacco è ancora molto importante, vincerà anche il mondiale, ma ieri, dopo la bandiera a scacchi di Silverstone, era palese e evidente quanto gli girassero le palle! Lui tiene duro e prova a difendere sempre i suoi, ma la verità è una sola: questa M1 non è da mondiale. Fabietto pensaci tu!
Voto 2 a Joan Mir. Per l'anno prossimo non ha ancora una moto e solo due stagioni fa era il campione del mondo. E' nervoso e gli si vede da lontano che la situazione che attraversa gli fa bollire il sangue. Però lui non si aiuta neanche un po' e anche ieri ha fatto un erroraccio, tra l'altro mentre il suo compagno di squadra, Alex Rins, battagliava nelle posizioni di vertice (prima che le sue Michelin chiedessero pietà). Non è così che un campione del mondo deve reagire e non è così che un pilota "a spasso" convince Honda a dargli un tetto. MIRitorni in mente!
Voto 3 a Gigi Dall'Igna. Silverstone non c'entra niente (anche perchè Ducati ha preso bottino quasi pieno), ma in queste ore il Gigione nazionale ha fatto una uscita sui motori ibridi, Greta e bla bla bla. Il votaccio è sulla sfiducia! Vogliamo solo benzina che brucia!
Voto 4 a Johann Zarco. Pole, giri a cannone, passo da primo della classe e mega sceneggiata da pilota iperconcentrato prima del semaforo verde. Poi, però, dopo pochi giri è comunque arrivato l'erroraccio. Zarco è un gran manico e, non è un segreto, è uno dei nostri preferiti per quella gran faccia da matto vero che ha. Solo che certi errori non sono da pilota esperto e è anche ora di portarsi a casa una vittoria. Ieri a Silverstone poteva farlo e invece ha sciupato tutto. E male. Eddaje!!
Voto 5 a Luca Marini. La dodicesima posizione non è da buttare, ma tra i piloti Ducati, peggio di lui, ha fatto solo Fabio Di Giannantonio (in giornata decisamente negativa). Nelle dichiarazioni dell'estate, Luca ci aveva fatto credere di aver risolto tutti i problemi sulla sua Desmosedici, ma Marco Bezzecchi, il suo compagno di squadra debuttante, gli ha messo di nuovo le ruote davanti. Ok ragionare, ok lavorare con metodo, ma a una certa serve pure il fuoco sugli occhi...anche se sono azzurri e da principino che non perde mai il controllo. Devi moccica' Luca, devi moccica'!!!
Voto 6 a Alex Rins. In qualifica è rimasto fregato da un erroraccio del suo box e dei tecnici Michelin, ma in gara ha lottato come un leone. E' partito a missile recuperando subito un bel po' di posizioni e si è pure messo alla testa della gara provando una fuga alla Jorge Lorenzo. Poi è finito sesto, tradito dall'usura delle gomme, ma almeno ha dimostrato di volerci provare sempre, anche adesso che tutto è perduta e nonostante un contratto in tasca per l'anno prossimo ce lo ha già. Guerriero vero!
Voto 7 a Fabio Quartararo. Ma quanta pazienza ha? Solo una domanda!
Voto 8 a Pecco Bagnaia. E' andato in ferie vincendo e è tornato dalle ferie vincendo. Nel mezzo s'è pure fatto ritirare la patente per l'ormai nota storiaccia di Ibiza. Morale della favola? Pecco Bagnaia dovrebbe lavorare sempre. Ieri a Silverstone ha trovato la quadra solo nel giorno di gara, visto che per tutto il fine settimana aveva dovuto fare i conti con qualche problemino. E' andato a vincere di cuore e di testa e una volta sul podio ha svelato un segreto: "ho chiesto aiuto a Valentino Rossi e Casey Stoner". Benedetta rubrica del telefono!!
Voto 9 a Aleix Espargarò. Dopo la brutta caduta delle FP4 ha stretto i denti, salendo in moto nonostante si muovesse come un ultracentenario alle prese con l'artrosi. Cuore, carattere e pure un po' di follia, visto che lui stesso ha dichiarato di non riuscire a fare forza sulle pedane. I punti messi nel sacco a Silverstone valgono un podio pieno e questo ragazzotto spagnolo ha il merito di essere riuscito in una sola stagione a entrare nel cuore di tutti dopo anni di "presenza ingiustificata". Che tigna!
Voto 10 a Enea Bastianini. Pronti, via e è rimasto senza un'ala. Ci ha messo un po' a capire il nuovo comportamento della moto, ma poi, nella difficoltà, ha trovato tutto il suo talento. S'è mangiato quasi tutti giro su giro, frenando puntualmente un metro più avanti degli altri e arrivando a sfiorare il podio. Quello che conta, però, è che all'ultimo giro ha messo le sue ruote davanti a quelle di Jorge Martin e adesso per Ducati dovrebbe essere fugato ogni dubbio su chi mettere sulla Rossa ufficiale. Pacman non è più giallo, ma azzurrogresini!
Voto 10 e lode a Maverick Vinales. "Dentro il casco ridevo. Ho riso per tutta la gara" - E' la cosa più bella che possa uscire dalla bocca di un pilota. Soprattutto se quel pilota ha la storia di Maverick Vinales e di Aprilia. Belli da farne un vanto!