E’ partito e è rimasto subito senza un’ala, tanto da metterci qualche giro prima di capire il comportamento della sua Desmosedici. Poi, però, prese le giuste misure, ha martellato come il miglior Jorge Lorenzo e alla fine è riuscito a tagliare il traguardo al quarto posto. Appena sotto al podio, ma appena davanti a Jorge Martin. Oggi a Silverstone è successo di tutto e probabilmente abbiamo visto la più bella gara della stagione, tanto che qualcosa ha rischiato di sfuggire nei tanti commenti a caldo. Come, ad esempio, il fatto che Enea Bastianini dovrebbe essere riuscito a togliere ogni dubbio ai vertici della Ducati su chi scegliere per la sella della Rossa ufficiale nel 2023.
Perché Jorge Martin ha fatto la voce grossa per un bel po’ di giri, arrivando pure a insidiare Miller e Bagnaia, ma ha probabilmente peccato di veemenza. Perché la gomma della sua Desmosedici del Team Pramac non ha resistito fino alla fine, costringendo lo spagnolo a chiudere un po’ il gas. L’esatto contrario di quanto, invece, ha fatto Enea Bastianini, che ha agito di conserva all’inizio per poi buttarsi in una rimonta forsennata che gli ha permesso, appunto, di mettere le sue ruote davanti a quella del diretto rivale. Due modi di intendere le corse, due talenti purissimi che stanno mettendo felicemente in crisi quelli di Ducati, tanto da dar vita a una sorta di ballottaggio che oggi ha consumato il primo atto. E lo ha consumato pendendo da una parte sola: quella di Enea Bastianini. Al Red Bull Ring ci sarà l’occasione per una rivincita e poi, come affermato anche da Davide Tardozzi, sarà comunicata la scelta di Ducati.
I due, Bastianini e Martin, provano a non far vedere quanto sentono la partita. “Mi sentivo bene e c’ho provato – ha detto Martin a fine gara – Sono soddisfatto del quinto posto perché ho avuto ottimi feedback dalla moto, anche se sul finire la mia gomma non ne poteva più”. Nessun cenno, quindi, alla “sfida” persa con il suo diretto rivale, ma la stessa cosa ha fatto anche Bastianini: “Era importante ricominciare nella maniera migliore – ha tagliato corto il Bestia – Purtroppo all’inizio ho dovuto faticare perché un’ala si è rotta quasi subito e c’ho messo un po’ a capire il nuovo comportamento della moto. Poi sono entrato in modalità Pacman e piano piano sono riuscito a rimangiarli quasi tutti. Mi dispiace non essere riuscito a salire sul podio, ma credo che oggi più di così non si potesse fare”.