Johann Zarco è sempre una bella sorpresa: periodicamente se ne esce fuori di colpo, spesso primo tra gli insospettabili e oggi, a Silverstone, primo tra tutti in griglia di partenza. Guida come se la sua Desmosedici l’avesse rubata in una favela, poi quando parla nelle interviste è riflessivo e pacato. Oggi, a Silverstone, ha messo la moto davanti a tutti contro ogni pronostico. Gli manca una vittoria da cinque anni, nello specifico da quando ha debuttato in MotoGP sulla Yamaha del Team Tech3, ma il suo posto lì in mezzo se l’è guadagnato due volte: prima con due mondiali nella classe di mezzo, poi facendo volare una Ducati Avintia. Dietro di lui, domenica, partiranno Maverick Vinales e Jack Miller. Poi Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia, Aleix Espargarò. “Per il ritmo gara siamo competitivi - racconta dopo la pole ai microfoni di Sky - ma vorrei qualcosa in più per avere del margine da gestire e stare con gli altri e poter lottare bene, spero di trovare domani le soluzioni”. O si nasconde, o gli mancano un paio di decimi. Proprio male però non deve andare, tanto che è lui stesso ad ammettere di aver trovato un buon ritmo gara durante le libere ibere: “Stamattina c’era una speranza di andare sotto al ’58, ma sono caduto. Nelle FP4 ho avuto una bella fiducia e sono riuscito a mettere tutto insieme in qualifica”.
Ma lo spettacolo di Zarco, il pilota allevato da un ex parà che suona pianoforte e chitarra, è nelle risposte a chi lo intervista. Prima, quando dalla cabina di commento chiedono un istante per vedere il giro di Jorge Navarro in Moto2, vicino alla pole position fino al terzo settore: “Ah, Navarro non arriva e allora andate da Zarco?”, dice ridendo. Poi gli viene chiesto cosa pensa della strategia di Borgo Panigale: Johann è terzo in campionato, primo delle Ducati, parte dalla pole. Eppure per sostituire Jack Miller si parla di Enea Bastianini o Jorge Martín, rispettivamente 8° e 9° in qualifica a Silverstone: “Che c***o vuoi che ti dica? - risponde lui, sorridendo - Stiamo lavorando sui dettagli con Paolo Campinoti per il contratto dell’anno prossimo, dovremmo mettere tutto a posto in Austria”. Poi chiude con una battuta: “Sono tornato carico dalla pausa, ora mi incazzo di più coi giornalisti”. Non sarebbe male avere una replica domani, dopo la gara. E, magari, dopo un backflip con tuta e casco.