Chi l’avrebbe mai detto, correva l’anno 2016, che all’indomani di quel Gran Premio d’Argentina Dovizioso e Iannone potessero avere ancora qualcosa in comune? Il pilota di Vasto, nel tentativo di guadagnare la seconda posizione, centrò il suo compagno di squadra in un attacco disperato alla penultima curva di Termas De Rio Hondo. Episodio che segnò definitivamente le chances di Iannone di rimanere in rosso per la stagione successiva, con Borgo Panigale che scelse di proseguire con Dovizioso. Ebbene oggi, a distanza di 6 anni, Carlo Pernat (allora manager del pilota abruzzese) si destreggia in un ragionamento interessante: “Il mio Enea Bastianini ha un talento incredibile, come Iannone; ma per fortuna, la testa e lo stile pulito di Dovizioso”. E sottoscrive Enea, in un’intervista di Massimo Calandri su Repubblica: “Quando mi sento bene mi viene sempre tutto facile; attaccare, spingere, tenere il margine di vantaggio. La cosa buona è che amministro bene la gara”.
Enea, dopo una prima parte di stagione condizionata da grandi alti e bassi (3 vittorie e altrettante cadute) parla lucidamente in ottica titolo mondiale, spiegando perché sarebbe sciocco perdere le speranze: “Diciamo che mi concentro una corsa dopo l’altra: punto a vincerne più possibile, poi alla fine faremo i conti. Ma se un pensierino lo fa Bagnaia, che ha un solo punto più di me in classifica, perché io no?” – chiosa il 24enne di Rimini, che indica anche il favorito - “Quartararo. Anche quando gli va male finisce sul podio, ha quella costanza che per ora mi è mancata”.
Bastianini individua il motivo dei suoi up and down - che lo hanno portato, nel giro di 3 settimane, dalla splendida vittoria di Le Mans ai due “zeri” del Mugello e di Barcellona – in una questione puramente psicologica: “A volte, all’improvviso, mi arriva un dubbio sulla compatibilità di una certa pista con le mie caratteristiche, il mio stile di guida. Magari è un circuito su cui in passato ho fatto un piccolo errore, roba da niente. Invece l’idea comincia a tormentarmi e non riesco a scacciarla. Mi innervosisco e faccio un pasticcio…devo pensare di meno”.
Enea sta ancora attendendo una risposta da Ducati in merito a quale sella occuperà nel 2023 (se Pramac o Ducati Lenovo) – “Ma sono già sicuro che mi daranno la moto migliore, è importante sapere che credono in me”. Comunque vada La Bestia, in sella alla sua Belva, è sempre più amato dai ducatisti: “Forse perché sono appassionato come loro. Diretto, semplice: un po' “bestia”, appunto. E non mi piace trovare scuse, quando sbaglio mi prendo la colpa”.