Dove eravamo rimasti con Enea Bastianini prima delle vacanze? Il riminese aveva tagliato il traguardo ad Assen in undicesima piazza. Si diceva soddisfatto di aver chiuso la gara con un distacco ridotto rispetto al vincitore dopo un weekend complicato (a circa 10 secondi da Bagnaia), meno contento della posizione finale. Il 24enne, campione del mondo Moto2 nel 2020, alla domanda sulla natura delle sue difficoltà rispondeva negando un problema in frenata, evidenziando invece una mancanza di confidenza nella fase di inserimento in curva. Come se strizzare la leva del freno più tardi degli altri restasse un suo punto forte, mentre rilasciarla per accompagnare la moto in curva e iniziare la piega, fidandosi dell’avantreno, fosse diventata una debolezza. Elemento tecnico che, effettivamente, trova riscontro nell’evidenza oggettiva di un aumento degli errori di Enea dalla vittoria di Le Mans in poi. L’anteriore che lo abbandona nel fulcro della rimonta al Mugello è un’immagine che, carta carbone, si è ripetuta a Barcellona la domenica successiva. Un’emorragia di punti nel giro di una settimana per Bastianini che in seguito, al Sachsenring e in Olanda, si è premunito di pazienza, preoccupandosi di arrivare alla bandiera a scacchi senza correre rischi eccessivi.
Dalla terza posizione in classifica con solamente 8 lunghezze di distacco da Quartararo all’indomani di Le Mans, Enea ha perso due posizioni in campionato e ulteriori 59 punti dal francese nell’arco di quattro gare. Non solo: il duello con Jorge Martin per la sella in Ducati ufficiale nel 2023, che sembrava chiuso a favore di Enea, è tornato in bilico. Paolo Ciabatti ha infatti dichiarato che Borgo Panigale deciderà solamente a fine agosto (dopo i Gran Premi di Gran Bretagna ed Austria) dove collocare i due piloti, che comunque vada godranno di un trattamento ufficiale sia che indossino il viola del team Prima Pramac che il rosso del team Lenovo.
La Bestia, a prescindere da tutto, necessita di ritrovare il feeling di inizio stagione, che gli aveva consentito di trionfare in tre occasioni e, soprattutto, dominando il confronto con i compagni di marca. Silverstone è il posto giusto da cui ripartire. I curvoni veloci in successione e la pista larga rimandano ad Austin; al capolavoro di gestione con cui Enea, pochi mesi fa, si era lasciato tutti alle spalle: “Silverstone mi piace molto e voglio assolutamente ottenere un buon risultato per tornare ai nostri livelli. Siamo stati troppo altalenanti fino ad ora, e in questa seconda parte di stagione vogliamo essere più costanti. La pausa è stata molto utile per mettere a fuoco gli errori commessi nella prima parte del campionato. Finalmente si riparte”.